Ari-ciao a tutti,

rimpolpo il lato iconografico aggiungendo qualche altra immagine dell'elmetto oggetto del presente topic cominciando con due vedute esterne.

La verniciatura dello scafo ha una tonalità tendente marroncino / verdino al solito difficile da rendere in foto e anche avendo l'elmetto in mano prevale l'uno o l'altro cromatismo a seconda di come cade la luce e in dipendenza dal fatto che questa sia artificiale o naturale: nel primo caso pare più tendente al verdino, nel secondo al marrone.

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L'elmetto è stato sicuramente poco calzato e l'interno, pur essendo in ottime condizioni, ha una patta a cui sono stati strappati i due lembi con relativi occhielli. All'atto dell'acquisto mi sono accorto che quella che sembrava la cordicella di regolazione delle patte erano in realtà i laccetti di chiusura delle tasche dei cuscinetti interni e, legata a una di queste, era presente un lembo con l'occhiello. Ho allora provveduto a "restaurare" in modo conservativo il tutto e, rispetto alla prima foto postata, l'interno attualmente si presenta così:

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Qui invece le patte ancora integre e in ottimo stato di conservazione:

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Da notare, sui rivetti di fissaggio del cerchione con le due tipiche punte tagliate ad angolo retto senza smussature, la classica pennellata di copertura probabilmente data per evitare che arrugginissero, caratteristica abbastanza comune in questo tipo di produzione.

Altro aspetto da notare è il colore del cerchione che risulta essere più "nocciola" dello scafo dell'elmo, elemento questo che , unitamente alla tonalità verdina di molti Bohler, ha contribuito a sollevare interrogativi e incertezze sull'effettiva collocazione temporale nella produzione ed assemblaggio di questi elmetti marchiati con la "stellina": periodo bellico o immediatamente post con giacenze di magazzino?

Nel caso dell'esemplare postato il liner è in effetti timbrato 1917 sul retro di una patta per cui almeno questa parte è stata sicuramente prodotta prima della fine del conflitto.

Documentandomi poi sul web sembrerebbe che un Bohler "stellina" di scavo non sia mai stato recuperato e, confrontando il mio con le immagini di altri Bohler postate da altri possessori di elmi analoghi, ho riscontrato una grande varietà e differenza tra verniciature, tipi di liner montati e qualità dei vari pellami impiegati per le patte.

Al momento coi dati in mio possesso non sarei quindi in grado di esprimere un giudizio sicuro e certo con riguardo all'utilizzo in battaglia o meno nel corso della prima g.m. degli elmi di questo produttore, nel caso di quello che ho postato il tutto farebbe comunque pensare ( per verniciatura, componentistica, timbro sul retro di una patta, timbro di accettazione sulla falda interna e caratteristiche canoniche belliche del soggolo) a una produzione collocabile prima che il conflitto avesse termine.

Lascio allora ad utenti più esperti eventuali ulteriori considerazioni e commenti.

Un saluto ancora a tutti.



Ari