Grazie ragassi
L'arrosto di uccellini (o spiedo) è una tradizione di famiglia, e dove abito è endemico e fisiologico come il panettone a Milano
Lo faceva mio nonno, poi mio papà, e ora tocca a me, certo gli uccellini di una volta erano altra cosa, si mettevano a girare fringuelli, pettirossi, lucherini ecc ecc, tutta roba che se oggi detieni in freezer,,,ti fa finire in galera, ragion per cui si è passati a mettere col maiale quel che si può cacciare (non sono un cacciatore, simpatizzo un po', soprattutto a tavola ), quindi allodole, merli, tordi e sasselli. se poi ci sono le cesene bene lo stesso. L'arrosto è una cosa impegnativa da fare, a parte il procurarsi la materia prima , cioè i volatini cacciabili, bisogna usare il maiale giusto, alla coppa di maiale preferisco la parte mista delle braciole (braciole di coppa disossate), poi tra un pezzo e l'altro ci vanno quadratini di lardo, o pancetta, alternati con fogliolina di salvia. La cottura va da 4,30 ore, a 5. per tutto il tempo va unto con olio e poco burro, aggiungendo bacche di ginepro macinato fine fine. nel mio caso infilo pure del pollo, visto che ai bambini piace.
Sotto a quella lamierona che vedete (si chiama leccarda in vicentino) si mette la polenta in fette a friggere, mettendoci sotto o la brace o dei fuochi a gas.
dopo tanto penare per la cottura, in un quarto d'ora tutto è compiuto, se rimane qualche fetta di polenta a fine pasto, si mette in tavola dell'Asiago stravecchio o stagionato. perchè dicono nel veneto, che "La boca no xe straca se no la sa da vaca"
Tradizioni che scompaiono,
Il vino poi dovrebbe essere corposo, una volta si usava il Clinton, oggi che siamo più raffinati stappiamo del raboso, barbera o del Pavese, basta che non sia prosecco o simili, perchè altrimenti tutto il discorso del palato va a farsi benedire