Ieri sera per caso ho rivisto alcune parti del vecchio film del 1960 diretto da John WAYNE "La battaglia di ALamo" e vorrei solo sottolineare alcune parti dei dialoghi fatti dagli uomini del Tennessee quando ormai sono circondati e attaccati dai messicani.
Nel primo dialogo dopo il primo fallito attacco un uomo dichiara "di avere ucciso tanti bravi uomini coraggiosi che credevano di essere nel giusto" riferendosi ai soldati messicani ( faccio notare l'apprezzamento per il coraggio e per le loro idee).
In un altro momento lo stesso uomo durante un colloquio notturno quando ormai è chiaro che li aspetta solo la morte dichiara "di credere che c'è qualcosa oltre qeusta vita" (direi quasi un apprezzamento filosofico sulla nostra esistenza trascendente).
Allego qualche notizia e commento del film che i più "vecchi " del forum sicuramente conoscono.

La battaglia di Alamo (The Alamo) è un film del 1960 prodotto, diretto e interpretato da John Wayne. È una ricostruzione romanzata della battaglia omonima del 1836 tra le forze messicane e texane durante la rivoluzione texana, con l'assedio presso la vecchia missione spagnola di El Alamo vicino a San Antonio, terminato con la presa della missione e la morte di tutti i difensori texani. È stato il quinto e più famoso film prodotto sul tema (un sesto è stato prodotto nel 2004).
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Sam Houston è incaricato di organizzare l'esercito del Texas per attaccare l'armata messicana guidata dal generale (e dittatore del Messico) Antonio López de Santa Anna. Houston ha disperatamente bisogno di tempo per arruolare i soldati e addestrarli; l'unico modo di dargli questo tempo è quello di difendere fino alla fine la cittadina di San Antonio di Bexar asserragliandosi dentro la missione, nota come Alamo.
A capo del ridotto gruppo di soldati pone il Colonnello Travis. A supporto di questi ci sono i volontari di Jim Bowie, un celebre soldato che è diventato un ricco proprietario terriero della zona. Ad ingrossare le file arrivano dal Tennessee Davy Crockett, un popolare cacciatore e pioniere, che è anche stato eletto al congresso, con una trentina di uomini.
Travis sa perfettamente che non ci sono speranze contro Santa Anna, ma anche che i messicani dovranno perder tempo per espugnare Alamo; Jim Bowie spera di riuscire con azioni di guerriglia a rallentare la marcia dei messicani senza dover restare nella missione; Crockett cerca di mediare fra i due.
Svanita anche l'ultima speranza di ricevere rinforzi, Travis decide di resistere nonostante tutto, ed è seguito anche da Bowie prima e poi da Crockett. Seguono due giorni di battaglia e la morte dei tre protagonisti. Alla fine della battaglia, nessun combattente sopravvive, ma si salvano la moglie del capitano Dickinson, la figlia e un bambino di colore. Si uniscono a Smitty, un giovane seguace di Crockett che era stato mandato ad avvertire Houston e che ritorna in tempo per vedere la fine della battaglia.

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Veridicità storica

Fin dall'inizio molte delle critiche al film si basarono sull'eccessiva mitizzazione della battaglia, con gli indipendentisti buoni da una parte e i messicani dalla parte dei cattivi. La realtà era molto più complessa se si tiene conto che una delle principali motivazioni per l'indipendenza fu il rifiuto da parte loro di accettare l'abolizione della schiavitù da parte del Messico. Lo stesso andamento della battaglia fu molto diverso, con minori tentativi di attacco e, soprattutto, con il fatto che l'attacco finale fu fatto dai messicani quasi di sorpresa all'alba. Inoltre, secondo fonti storiche, sia Crockett che altri soldati sarebbero sopravvissuti alla battaglia e fucilati dai messicani in seguito.
Il film ebbe comunque un buon successo. Un suo recente rifacimento, Alamo - Gli ultimi eroi (2004), benché storicamente più accurato, ha ottenuto un successo, sia della critica sia del pubblico, mediamente inferiore al classico del 1960