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Quando il movimento di resistenza in Danimarca iniziō ad utilizzare le biciclette per agguati mirati a soldati tedeschi e collaborazionisti locali, le autoritā di occupazione decretarono il censimento di tutti i velocipedi del paese e l obbligo di registrazione degli stessi a nome del proprietario, imponendo l uso di una matricola. Ciō rese le biciclette private identificabili, impedendo agli attentatori di sparare ed eclissarsi. Usare biciclette rubate era una alternativa improponibile, dato che avrebbe esposto a rappresaglie i proprietari dei mezzi. Cosė il S.O.E. britannico requisė ai grossisti di tutto il Regno Unito pezzi di ricambio (rigorosamente non di produzione straniera) e li fece assemblare nelle proprie officine, ottenendo biciclette civili anonime, prive di segni particolari, numeri di serie o marchi di fabbrica. Queste venivano paracadutate ai partigiani in appositi involucri di tela gommata. E potevano essere abbandonate dopo gli attentati senza rischi per nessuno. Nella foto, alcune biciclette e i loro teli protettivi, catturate dai tedeschi poco dopo un aviolancio.