Citazione Originariamente Scritto da digjo

rispondo in ordine di tempo..
Alpino..come già* detto in precedenza..sono d'accordo..io NON sono a conoscenza di fucilazioni o altro relative alla ritirata...

"All`indomani dell`8 settembre 1943, i militari italiani fatti prigionieri dai tedeschi, che rifiutarono la collaborazione e l`adesione alla RSI, furono internati in campi di concentramento e a loro, per diverso tempo, non fu riconosciuto lo status di prigionieri di guerra (KGF = PoW). Fu invece inventata dai tedeschi l`abusiva qualifica di IMI (Italienisch Militar-Internierten) che li privava della protezione della CICR (la Croce Rossa Internazionale), di ogni garanzia giuridica e di qualunque soccorso esterno.

Copiosissima è la bibliografia sulla lunga tragedia degli IMI (ed anche la relativa documentazione postale)."

Corrispondenza del S.Ten.I.M.I. 750/367 Claudio Sommaruga (dategli un'occhiata)
dal "Tour dei Lager": settembre 1943–agosto 1945.


per luc /cocis..
ke dai Gulag o lavori forzati Russi NON tornarono decine di migliaia di prigionieri Italiani è storia (moltissimi morti, alcuni con famiglie ormai in unione sovietica per i fatti successi, altri rimpatriati ben dopo la guerra) i "28 quotati vanni inseriti nel contesto della risposta" e sono in riferimento a ki ha letto quel libro che tra parentesi offre un quadro ben evidente di come fossero le condizioni di vita e sopratutto della "cecità* " del allora nascente partito comunista italiano e dei suoi più autorevoli rappresentanti...quindi sfondi una porta spalancata!..ma forse sono io ke non riesco a fare comprendere le mie affermazioni!

in ultimo , qui non stiamo parlando di politica, ma di storia, confrontiamo punti di vista..non mi pare ci sia astio o risentimento..non ce ne sarebbe motivo..forse informazioni contrastanti, ma tutto, per lo meno per me, nell'ordine delle argomentazioni..poi, se pensate non sia il caso..seguirò il consiglio e eviterò ogni ulteriore commento..senza polemica e con rispetto!

ciao
digjo
Caro digjo,

i dati parlano chiaro:

nonostante l'8 settembre, nonostante il disprezzo tedesco, nonostante la catastrofica situazione della Germania nel 1944-1945, nonostante le sofferenze degli IMI:

il 94.4% degli IMI tornò VIVO in patria, anche grazie agli sforzi della RSI nel pregare i tedeschi di migliorarne le condizioni di prigionia, e il fattivo invio di alimenti (che gli IMI, dopo anni di oblio, umanamente non ricordano, e gli storici antifascisti, non professionalmente minimizzano. La storia che gli IMI non potevano avere soccorso esterno è non vera*). Precisamente tornarono 606.306 IMI rientrati su 641.954 catturati. Percentuali campi UK: 98.6, USA 99.8.

Russia: solo il 14% ossia rientrati 10.087 su circa 70.000 catturati.

Fonti: Bigazzi/Zhirnov, Gli ultimi 28, Mondadori
Dati Commissione ONU 1958

*Il Gen. Emilio Canevari curò, ad esempio, nel 1944 l'invio di 215.000 pacchi agli IMI.