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Moderatore
Ahimè sicuramente la donazione di armi avrà come risultato sicuramente un prolungamento ed inasprimento del conflitto.
Per quanto riguarda il green pass non è proprio come dici in quanto
Il Ministero della Salute ha diffuso un documento, firmato dai dirigenti Giovanni Rezza (Prevenzione sanitaria) e Andrea Urbani (Programmazione sanitari), inviato alle Regioni. Spiega: «In relazione alla crisi in corso in Ucraina e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro Paese, si prega di voler allertare le Aziende Sanitarie Locali ai fini della individuazione e della predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test diagnostici - tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari- per infezione da SARS-CoV-2 ed alla somministrazione di vaccini anti-COVID-19 ed altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio. Le ASL dovranno, inoltre, assicurare le necessarie attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale anche in relazione alle altre malattie infettive». In sintesi: bisogna verificare che chi entra in Italia non sia positivo (in quel caso ovviamente non gli si nega la possibilità di mettersi in salvo nel nostro Paese ma dovrà restare isolato come succede a qualunque cittadino italiano), ma bisogna anche valutare l’avvenuta vaccinazione per altre patologie differenti dal Covid. Il test verrà eseguito a chi non ha il Green pass, dunque non è vaccinato.
In Ucraina circa il 35% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale.
Per quanto riguarda internet il numero 2 del governo ucraino aveva chiesto all'ente preposto di scollegare la Russia ma i russi hanno anticipato tutti e passeranno alla loro rete interna tutto entro, si dice, l'11 di marzo.
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