rispedisco par 253.... con numero!!!

ed in più... par 261 - 266

253. I muri a discarico hanno i seguenti pregi:
1° sentono meno di quelli pieni l'azione della spinta delle terre, anzi questi agiscono col loro peso sulle volte in favore delta stabilità ;
2° sono più difficilmente imbrecciabili, perché, per determinarne la caduta, devonsi rovinare, oltre alla parete frontale, anche due o tre volte, facendone cadere i piedritti;
3° se sono molto alti riescono più economici di quelli pieni;
4° favoriscono la costruzione di gallerie per la difesa dei fossi, come mostrano i due esempi ultimi qui indietro citati.




(A)
Casamatte per fanteria


261. Delle fuciliere o feritoie. La fuciliera o feritoia è un`apertura, per la, quale si può, attraverso ai muri, puntare e sparare il fucile. Essa deve permettere al tiratore la massima libertà di tiro e nel tempo stesso presentare minima apertura, perchè non sia facilmente imboccata con tiri da lontano, esigenze queste alle quali si può soddisfare dando all'apertura una forma restringentesi verso l`esterno; ed anzi la forma teorica di feritoia perfetta sarebbe la tronco-conica, con la base minore eguale alla sezione della bocca del fucile, ricavata nella faccia esterna della parete, e con svasatura verso la faccia interna. Così il tiratore potrebbe puntare il fucile in tutte le direzioni, ma siccome egli deve ancora vedere il bersaglio e seguirlo col puntamento se si sposta, è necessario di fare la feritoia allungata o nel senso verticale o nel senso orizzontale. Nel 1° caso la feritoia dicesi verticale, nel secondo caso dicesi orizzontale.
La parte più ristretta della feritoia dicesi, appunto, sezione ristretta. Essa non può essere ricavata sulla faccia esterna dei muri, per muri di qualsiasi grossezza, ma bisogna che sia sempre oltrepassata di alcuni centimetri dalla bocca del fucile se il soldato appoggia, durante lo sparo, la mano sinistra, sulla faccia interna, affinché la guancia svasata della feritoia non arresti o non devii il proiettile; dal che segue che nei muri grossi oltre un certo limite si costruisce la sezione ristretta nel loco interno, foggiando poi la feritoia a doppia strombatura, cioè una verso l'esterno ed una verso l`interno.
Per feritoie verticali la sezione ristretta si tiene sulla faccia esterna del muro fino alla grossezza di m. 0,75; per muro grosso da m. 0,75 fino a m. 1,20 la sezione ristretta si suole ricavare sulla, metà del muro; e finalmente per muro grosso più di m. 1,20 si tiene a m. 0,60 dalla faccia interna.
Per feritoie orizzontali, invece, la sezione ristretta si suole tenere ordinariamente nella metà del muro se esso è grosso m. 0,80 o meno, e sempre a m. 0,40 circa dalla faccia interna per muri di qualunque grossezza superiore a m. 0,80.
262. Nelle feritoie sono da distinguersi: la soglia, le guance, il cielo, la bocca interna, la bocca esterna e la sezione ristretta, che per muri non molto grossi, e per feritoie verticali, può corrispondere alla bocca esterna.
Il lato minore della sezione ristretta delle feritoie verticali si fa sempre di 10 cm.
Nelle feritoie orizzontali il cielo può essere formato dall'intradosso di un architrave di pietra, o da quello di una piattabanda, o di un arco molto ribassato di mattoni o di pietre conce; nel primo caso la sezione ristretta si può fare rettangolare, alta m. 0,10#61624;0,12; nel secondo caso le se darà altezza minima di 0,08#61624;0,10 verso le estremità e massima di 0,12#61624;0,15 in mezzo. La larghezza si tiene variabile di m. 0,70#61624;0,90 se la feritoia, deve servire per un uomo, e di m. 0,90#61624;1,30 se deve servire per 2 uomini.
263. Generalmente si fa in modo che la soglia presso l'apertura interna sia alta m. 1,20 1,30 sul pavimento, affinché il tiratore possa stare nella posizione più comoda per tirare, cioè in piedi; ma circostanze speciali possono consigliare di diminuire tale altezza, od anche di aumentarla, e fra tali circostanze è di prima importanza quella relativa alla posizione dei punti esterni sui quali debbonsi di preferenza poter concentrare i tiri. L'altezza di m. 0,90 è adatta per tiratori in ginocchio e quella di 0,75 per uomini seduti.
La soglia alla bocca esterna non deve essere alta meno di m. 2,00 sul terreno immediatamente vicino al muro, affinché l`assalitore non possa otturare le feritoie con sacchi di terra od altri materiali, oppure introdurvi la canna del proprio fucile per sparare dentro alla casamatta.
Ciò conduce al fatto che sotto ai muri con feritoie esiste sempre un angolo morto, e si cerca di diminuirlo, o di sopprimerlo, con diversi espedienti: o dando alla soglia della feritoia inclinazione in discesa verso l`esterno; o ricavando al piede del muro un fosso diamante; od impiegando piombatoie (di cui si dirà più innanzi) sotto alle feritoie ordinarie ; o ripiegando opportunamente il tracciato in modo da avere azione fiancheggiante sulla parete esterna della casamatta; od, infine, applicando simultaneamente due o tre dei predenti espedienti.
264. Si è riconosciuto in pratica che l'istinto conduce il tiratore a puntare e sparare in direzione normale al muro nel quale sono aperte le feritoie; e che, in ogni modo, non riesce agevole il puntamento da una feritoia ordinaria se il bersaglio obbliga la linea di tiro ad uno spostamento laterale di circa 20° dalla normale alla parete. Perciò quando la direzione generale di tiro da una casamatta deve essere obliqua (come, per esempio, quando si voglia battere di infilata un fosso avente direzione obliqua rispetto al muro frontale della casamatta, fiancheggiante), si fanno le feritoie con asse obliquo, o con direttrice obliqua ; e perciò le feritoie si distinguono in rette ed in oblique. La direttrice della feritoia obliqua deve corrispondere sempre alla linea dove si debbono maggiormente concentrare i tiri, dal che segue che se parecchie feritoie hanno un obbiettivo unico, le loro direttrici saranno convergenti a quell'obbiettivo.
Le figure 138 a) pianta, 139, 140 a) pianta, e 141 (Tav. XIII) rappresentano il modo di tracciare la sezione orizzontale di feritoie verticali di diverse forme ; e cioè:
Fig. 138 a) pianta, feritoia verticale retta, e fig. 139, feritoia verticale obliqua, in muri grossi 0,75 o meno.
Fig. 140 a) pianta, feritoia verticale retta, e fig. 141, feritoia verticale obliqua, in muri grossi m. 1,00 circa.
La retta x y rappresenta la direttrice in tutte le feritoie.
La pianta delle feritoie orizzontali [Fig. 142 a) pianta e fig. 143, Tav. XIII] si determina in modo analogo a quanto è stato qui sopra detto per le feritoie verticali, con la sola differenza che in quelle oblique (Fig. 143) la semilunghezza l/2 si misura a partire dalla direttrice in senso parallelo alla parete della casamatta.
265. Per determinare la sezione verticale d'una feritoia si parte dal concetto della massima elevazione e della massima depressione che si vuol dare al tiro, tenendo conto della posizione dell'occhio del tiratore, la quale posizione è variabile secondo l'inclinazione dei tiri. Per i tiri orizzontali, o per i tiri in elevazione, l'occhio del tiratore trovasi a circa m. 0,50 dal paramento interno della parete, ed alto sul pavimento, o sulla banchina, m. 1,40 o m. 1,00 o m. 0,85, in media, secondoché il tiratore è in piedi, o in ginocchio, o seduto.
Ciò stabilito, per feritoie verticali si segue ordinariamente questo procedimento. Segnato il punto o [Fig. 138 b) e 140 b) ], corrispondente alla posizione dell'occhio del tiratore, si conducono le rette om on corrispondenti alle visuali estreme, più alta e più bassa, e quindi ad esse parallelamente, e distanti 5 cent., si tracciano il cielo e la soglia della feritoia. Devesi badare però che la bocca interna risulti compresa fra i limiti di m. 0,30 e m. 0,50 circa; se risulta più alta, debbonsi modificare le inclinazioni dei tiri estremi. Gli angoli diedri acuti si smussano con piani normali ai paramenti, per la lunghezza di 10#61624;15 cent.
Nelle feritoie orizzontali, che hanno la sezione ristretta di piccola altezza, quando il tiratore deve tirare molto vicino al piede della parete esterna, deve di necessità avvicinarsi con l'occhio alla parete interna, per non dover collocare la sezione ristretta troppo bassa nella casamatta, e quindi rendere incomodi od impossibili i tiri in elevazione. Per tracciare la sezione verticale si considera sempre l'occhio del tiratore ad altezza di m. 1,40, 1,00, 0,85 dal pavimento (secondo la posizione in cui si ammette che debba stare per tirare), ma distante dal paramento interno di:
m. 0,50 se l'angolo di massima depressione è fra 30° e 35°;
m. 0,30 " fra 35o e 40°;
m. 0,15 " fra 40° e 45°;
m. 0,08 è maggiore di 45°

e così si conduce la visuale più depressa; dopo di che devesi verificare poi se sono possibili tiri in elevazione convenienti.
Per fare un caso concreto, si voglia tracciare la sezione verticale della feritoia orizzontale segnata in pianta nella Fig. 142 a); si segua nel profilo del muro la retta RR' Fig. b), sulla quale deve trovarsi la sezione ristretta, ed il punto A in cui si suppone l'occhio del tiratore in piede, corrispondente ai tiri più depressi A B, e seguendo le norme date qui sopra. Per il punto O, in cui la direzione di questa incontra la RR', si conduce la OB' corrispondente all'angolo di massima elevazione che si vuol dare ai tiri e si veda se vi sia sul prolungamento di essa un punto A', possibile posizione dell'occhio di un tiratore in ginocchio, o seduto) che debba sparare verso l`alto. Se non vi ha, bisognerà : o ridurre l'elevazione del tiro A'B'; od accostare la RR` (sezione ristretta) alla parete interna; od alzare il punto A (e con esso la sezione ristretta) facendo uso per il tiratore di apposita banchina, che non impedisca però il tiro da A'; o combinare parecchi di questi espedienti.
II cielo esterno ed interno della fuciliera si tengono poi 5 cent. circa più alti delle AO, OB'; ed il fondo interno ed esterno 5 centimetri più bassi delle A'O, OB
Affinché la guancia e la soglia delle feritoie orizzontali non diano luogo a rimbalzi dei proiettili, anziché a piani inclinati rispetto alle pareti del muro, si fanno talvolta a gradini, mediante piani alternativamente normali e paralleli ad esso (Fig. 144, Tav. XIII).
266. Piombatoie. Hanno analogia con le feritoie orizzontali, e sono destinate a permettere dei tiri al piede del muro, ove non arrivano tiri da altre specie di feritoie.
La sezione ristretta delle piombatoie è costituita da lunga spaccatura nel senso del muro, praticata contro al muro stesso nella banchina, o nello spigolo rientrante fra banchina e muro (come nella Fig. 145). In corrispondenza a tale spaccatura e sotto ad essa è interrotto il muro, sostenuto da un arco. L`interruzione è poi limitata lateralmente da due piani verticali, costituenti le facce laterali dello sperone che rimane fra due piombatoie adiacenti, ed in fondo da un muro a scarpa, il cui paramento comincia al margine interno delta sezione ristretta.