Lo sbarramento di Campiolo faceva parte del XVI° settore di copertura della Guardia alla Frontiera, doveva essere costituito da 7 opere in caverna, delle quali, 6 sono state reimpiegate nella fortificazione permanente moderna con il nome in codice "USTICA", affidato agli alpini d'arresto del Val Tagliamento.
L'opera N°2, ci mancava, dato che non conoscevamo la dislocazione delle opere, perchè una documentazione in merito non l'abbiamo ancora trovata.
Questo sbarramento ci ha affascinato e solo con l'intuito siamo riusciti a trovarne cinque, delle 7 opere che lo compongono.
Grazie alle indicazioni dell'esistenza certa di questa opera da parte dell'amico Bunker43 e la conferma ulteriore avuta dall'amico Giovanni, siamo riusciti dopo una scarpinata di 15 minuti a salire all'opera, che è totalmente ricoperta di vegetazione,
perciò fotografare l'esterno non rende l'idea delle dimensioni.
L'opera aveva tre malloppi in calcestruzzo per mitragliatrici, ma nel reimpiego sono state utilizzate solo due postazioni, la M4 e la M5.
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La camerata pricipale.
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Il corridoio d'accesso.
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Il Deumax e l'accesso alla postazione M4.
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L'apparato di ventilazione anti-CO della M4.
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L'accesso alla postazione M.
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La postazione con gli attacchi per i respiratori dei serventi.
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La vista della camerata pricipale verso la seconda postazione M.
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Visuale soft.
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Il consueto centralino di comunicazione con le altre opere e postazioni dello sbarramento.
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Particolare dell'armadio stagno.
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Ventola di aereazione della M5.
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Scala a chiocciola di accesso alla M.
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Particolare della porta stagna e dei tubi di aerezione in PVC.
A seguire altre "chicche" dello sbarramento di Campiolo.
Grazie ancora a Fabio e Giovanni. "Nella roccia, come la roccia"
Ciao by Andrea
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