VALLO ALPINO
Caposaldo SCALA
Centro n.36
I Sistema Difensivo
Settore VIII Bardonecchia
Sottosettore VIII/A "Colomion"

Ubicato sulle pendici nord-occidentali della Cima della Sueur,ad una quota di 1850 m. il Centro n.36,con il fuoco delle sue due mitragliatici doveva,in concorso con le altre opere del Caposaldo interdire il passaggio a truppe e mezzi avversai attraverso il sottostante pianoro del Col della Scala.
Costruito nel 1938 e presidiato da 15 uomini era un`opera mista calcestruzzo-caverna del Tipo 200.
Si componeva essenzialmente di 2 malloppi destinati ad ospitare le 2 armi(A1 e A2),2 ingressi,n.1 e 2,una postazione fotofonica di collegamento con il Centro n.38 , un`uscita di emergenza(agibile attualmente,anche se bisogna camminare accovacciati) e le latrine.
I due malloppi sono le uniche parti dell`opera costruite in calcestruzzo,mentre tutti i servizi logistici quali gruppo elettrogeno, riserva d`acqua,ricovero personale,gruppo ventilazione,riservette munizioni e latrine sono ricavati in caverna.
Iniziamo la nostra visita entrando dall`ingresso n.1,protetto in origine da una porta corazzata piana.La volta del corridoio,che è completamente rivestito è piana,per diventare curva dopo alcuni metri,Proseguendo lungo il corridoi troviamo alla nostra sx il vano del gruppo elettrogeno e successivamente un altro vano destinato a contenere il serbatoio della riserva del carburante.Si tratta di una sistemazione anomala,in quanto nelle altre opere visitate gruppo elettrogeno e riserva carburante erano posizionati nello stesso vano.
A questo punto il corridoio piega decisamente a destra e dopo aver superato lo stipite di una porta stagna giungiamo al vano che ospitava la riserva d`acqua necessaria agli uomini di presidio all`opera.I tre serbatoi in eternit sono ancora intatti sui loro basamenti.Proseguiamo e dopo aver superato un`altra porta stagna giungiamo al ricovero che ospitava i 15 uomini del presidio.Un vano a sx del medesimo ospitava l`apparato per la ventilazione.Un`andito dopo il ricovero,dotato di porta stagna ci conduce ad una diramazione a L,proseguendo diritti si raggiunge il malloppo dell`arma A1 e l`uscita di emergenza,mentre percorrendo la derivazione a dx si raggiungono il malloppo dell`arma A2,le latrine e l`ingresso n.2.
Tralasciamo la derivazione a dx e proseguiamo diritti lungo il corridoio verso il malloppo A1.Superiamo una porta stagna e giungiamo nel locale della riservetta munizioni,alla nostra dx troveremo la scala di 7 gradini che conduce alla casamatta dell`arma A1.Alla base della scala(ATTENZIONE) è presente la botola(PRIVA DEL COPERCHIO E DI OGNI PROTEZIONE) che con tre scalini immette nel cunicolo dell`uscita di emergenza.Il cunicolo ha un`altezza di 90-100 cm.,largo all`incirca 70 cm.e lungo una decina di metri.Queste misure sono approssimative.
Riusciamo comunque a percorrerlo fino all`esterno e rientriamo per salire al malloppo n1.Saliamo i 7 gradini e giungiamo nella casamatta dell`arma A1,che à* dotata per la mitragliatrice di una piastra corazzata piana.
Ritorniamo indietro e giunti alla diramazione a L imbocchiamo il corridoio alla nostra sx,che conduce al malloppo A2 e all`uscita n.2.
Dopo aver superato una porta stagna troviamo alla nostra destra il vano della riservetta delle munizioni e a sinistra l`inizio della scala di 13 gradini che conduce alla postazione fotofonica e alla casamatta dell`Arma A2.Quest`ultima,a differenza dell`arma A1 è dotata di una piastra di protezione in tre parti.
Ritorniamo indietro e giunti al corridoio svoltiamo a sx dove incontreremo in successione le latrine e l`ingresso n.2,dotato in origine di porta corazzata piana.
Usciamo e procediamo all`ispezione esterna dei 2 malloppi delle armi.
A questo punto non ci resta che decidere se ritornare all`ingresso n.1 facendo il percorso a ritroso all`interno dell`opera oppure servirsi di un sentiero che partendo dall`ingresso n.2 in pochi minuti ci porterà* al punto di partenza.
Il Centro n.36 non ha subito interventi di demolizione e le condizioni interne sono buone.
Si raccomanda comunque di non dimenticare le normali regole di prudenza: Attenzione a dove si mettono i piedi,Attenzione ai pozzetti privi di protezione e non dimenticare la pila di ricambio.
A coloro che fossero interessati ad una visita al Centro n.36 si consiglia di lasciare l`auto nei pressi del Centro n.37,raggiungerne l`ingresso e nei pressi di questo imboccare il sentiero con l`indicazione Col des Acles.Dopo circa 20 minuti di cammino e raggiunta la quota di 1850 m.una deviazione a sx ci condurrà* dopo pochi metri all`ingresso principale. (già* visibile)Come alternativa si può proseguire sul sentiero principale per una ventina di metri, ed imboccare la deviazione a dx,segnalata con una croce di vernice rossa su un masso,e raggiungere in pochi minuti l`ingresso n.2.
La visita al Centro n.36 è stata effettuata dallo scrivente il 3 giugno 2007
Buona visita a tutti.
[ciao2][ciao2]Gianfranco



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In primo piano il malloppo A2,sullo sfondo A1

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Vista sulle cannoniere A2 e A1

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L'ingresso n.1,il principale

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Entriamo nel Centro,la volta del corridoio è piana

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Adesso la volta si è fatta curva.Avanti verso il locale del gruppo elettrogeno.

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Il locale del gruppo elettrogeno

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Il basamento del gruppo elettrogeno,della potenza di 1,62 Kw

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Staffe presenti nel locale.Probabilmente sostenevano i serbatoi del carburante

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Il pozzetto del serbatoio della riserva carburante

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Il corridoio piega a dx,ci dirigiamo verso il vano della riserva dell'acqua

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I serbatoi in eternit della riserva d'acqua

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Stipite della porta stagna che separava il locale del gruppo elettrogeno dal ricovero

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Il ricovero,a sx si distingue il vano dell'apparato di ventilazione

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Il vano che ospitava l'impianto di ventilazione

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La tubazione della presa d'aria dell'impianto

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Resti della tubazione dell'aria filtrata o rigenerata

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Il corridoio di accesso al malloppo A1

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Accesso al malloppo A1,visibile sul pavimento il pozzetto della botola dell'uscita di emergenza.ATTENZIONE in quanto è priva di protezione

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L'accesso al cunicolo dell'uscita di emergenza

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Il cunicolo dell'uscita di emergenza visto dall'interno

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l'uscita di emergenza vista dall'interno

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L'uscita di emergenza vista dall'esterno

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Ripercorriamo a ritroso il cunicolo,dopo aver salito i tre gradini ci dirigeremo verso l'arma A1

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Non impossibile ma certamente scomoda l'uscita dalla botola

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Sette gradini ci separano dalla casamatta A1

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La casamatta dell'arma A1


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La casamatta A1,dotata di piastra di protezione piana del peso di circa 800 Kg

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Il malloppo A1

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La cannoniera A1

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Verso il malloppo A2

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Visibile a sx il vano della riservetta munizioni e a dx l'accesso alla casamatta A2

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Scala di accesso alla casamatta A2 e alla postazione fotofonica

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Postazione fotofonica di collegamento con il Centro 38

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I tubi della fotofonica

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Il condotto della fotofonica visto dall'esterno

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La postazione dell'arma A2 con la piastra di protezione in tre parti,del peso di circa 3200 Kg

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Casamatta A2,il basamento dell'arma

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Vista invernale del malloppo A2,ripreso dal pianoro del Col della Scala

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Il malloppo A2

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Scendiamo verso l'ingresso n.2

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A sx il locale latrina

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La latrina

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Particolare della latrina

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L'ingresso 2 visto dall'interno

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L'ingresso n.2 visto dall'esterno