ddr-bandiera.png


vorrei sviluppare un po' questo argomento.

Tutti abbiamo presente il caratteristico elmetto della DDR, la Germania "al di là* del muro", lo consideriamo comune e poco apprezzabile, e in parte è così, ma faccio notare che ne esistono già* diverse versioni rare e ricercate, e di valore economico di tutto rispetto.

Breve storia:
l'elmetto in questione deriva dal misterioso progetto BII, elmetto progettato e forse realizzato negli ultimi mesi di guerra, forse addirittura usato in via sperimentale, ma dell'esistenza del quale fino ad oggi non esistono prove certe. Ne abbiamo parlato già*:

Comunque, negli anni nei quali si cominciò a produrre di nuovo materiale militarie, mentre nella Germania Occidentale ci si rifaceva a modelli di ispirazione NATO e in particolare USA, all'Est si ripescò questo validissimo progetto e nacque appunto il Mod.56.

Per la precisione prima di questo fu sviluppato un modello ispirato più da vicino al classico Stahlhelm, ma ancora più squadrato e semplificato nelle linee, denominato Mod.54.
Si tratta di un elmetto oggi assai raro; tanto per fare un esempio ne ho visto uno qualche mese fa sul solito sito d'aste, tra l'altro la seconda versione (meno rara) che è stato quotato e venduto intorno ai 1000 euro; vi confesso che ero arrivato anch'io ad offrire una cifra molto vicina e l'ho perso (anche con un certo sollievo devo dire, a volte ci ci fa prendere un po' la mano...) per poche decine di euro.

Ma torniamo al M.56.
Schematizzando un po', possiamo dire che è stato realizzato in tre versioni principali.
Il guscio è praticamente sempre lo stesso.
La differenza si ritrova nell'imbottitura interna.

Il primo modello montava una imbottitura sorretta da tre rivetti con un piccola testa rotondeggiante esterna; il cerchio era metallico, si rifaceva alla rara intelaitura bellica Mod.44, che non prevedeva più il classico controcerchio a lamelle, ma diveniva di tipo vagamente simile a quella degli elmetti italiani M33, tanto per capirsi; e su di esso era fissata la pelle a otto patte in tutto e per tutto simile alla classica Mod.31 degli stahlhelm bellici, sicuramente anche surplus bellici; se ne vedono anche con pelli a 8/9 patte senza forellini, del tipo osservato su elmetti Luftwaffe o Luftshutz, su M16 transizionali, su M34, Gladiator, ecc. soprattutto prebellici.
Detto modello inizialmente montava un soggolo semplice, diverso però da quelli bellici, in particolare per i rivetti fissi e non asportabili, successivamente un soggolo con due attacchi per parte, uno classico laterale e uno nucale.

Successivamente, nel 1966, uscì una versione modificata, sempre con tre bulloni di sostegno ma con armatura in materiale plastico rigido; la pelle rimaneva nelle prime serie di tipo analogo alla precedente, successivamente del modello poi utilizzato nella versione successiva, ovvero di tipo semplificato, a sei patte e senza forature; inoltre, fra cerchio e guscio vennero istallati quattro rettangoli in gomma con compiti di ammortizzazione; il soggolo era ormai standardizzato nel modello doppio.

Nel 1976 infine apparve la terza versione; il guscio all'esterno appare completamente liscio e scompaioni i bulloni esterni; l'armatura di sostegno diviene in plastica flessibile e regolabile, molto simile a quelle che si vedono negli odierni elmetti da lavoro; la pelle è semplificata, in sei patte più grandi e non forate, con quella a contatto con la fronte realizzata separatamente e staccata, probabilmente per renderla facilmente sostituibile in quando considerata più soggetta a sudore e quindi usura; il soggolo è sempre di tipo doppio. In questa versione sono sempre presenti, nella zona frontale e nucale, due grossi pezzi di gommapiuma sagomata per rendere il tutto più comodo.

Da notare che possono esistere esemplati "ibridi" come del resto succede spesso un po' con tutti i tipi di elmetti.

Dal punto di vista collezionistico la 1^ versione è di gran lunga la più rara, specialmente se si tratta di esemplari fregiati con i simboli della Volskarmee o della Volkspolizei.
Detti simboli ufficialmente cessarono di essere applicati nel 1960, per cui si trovano solo su elmeti del 1° tipo; esistono poi altri simboli per usi vari (Protezione Civile, Croce Rossa, Traffico Militare, ecc.), questi ultimi presenti anche su elmetti dopo gli anni 60.

Eistono poi dei corrispettivi delle suddette versioni anche in resina o plastica, a volte corredati di telini colorati, per usi militari ma leggeri, direzione traffico, parate, guardia, ecc., e talvolta fregiati con adesivi dei vari corpi.

Infine un'altra rarità* è la versione da esportazione, il Mod.82, o Gerat 605, di forma molto più tondeggiante e meno spigolosa, tanto che talvolta, superficialmente, viene confuso con lo Jugoslavo Neretva 44.

Dopo questa lunga, ma spero non noiosa, introduzione, alcuni esempi di quanto detto.

Comincio con uno standard Mod.56/76, la versione più recente.
Continuerò prossimamente, se interessa, con altre versioni.

Immagine:


52,33Â*KB

Immagine:

57,67Â*KB

Immagine:

52,66Â*KB

Immagine:

79,08Â*KB