mi trovo spesso a fare la strada che congiunge Roma ad Anzio/Nettuno
la faccio in tutte le stagioni..e vedo posti che oggi non dicono niente a chi non è a conoscenza di ciò che avvenne circa una sessantina di anni fa!
da appassionato degli eventi che hanno visto questo tratto d'Italia testimone nel Secondo Conflitto Mondiale di una delle tante dure battaglie che vi si svolsero..mi trovo tutt'oggi ad osservare questi posti con gli occhi di chi in quegli anni si trovava sia da una parte che dall'altra del fronte.
è così che attraversando il Flyover di Campo di Carne (andando a prendere la Pontina per Roma)istintivamente guardo verso sinistra nelle vallette tutt'oggi libere da odiosi "fantacapannoni cementificati" (che invece troviamo sulla destra della strada) che videro il punto di massima avanzata delle forze Italo-Tedesche in febbraio..
febbraio..marzo
due mesi che qui sono da sempre portatori di pioggie e fango..in un attimo mi ritrovo nelle posizioni allagate dei fanti (fox hole)..che conosco perchè visitate, e che tutt'oggi mentre cammini su quelle superfici le scarpe ti si inzaccherano di una mistura di argilla e terra bagnata che aumenta ad ogni passo fino a farti avere due piedi come due zolle..scivolosi e pesanti..ebbene con questi ulteriori svantaggi oltre alle peculiarità* dei combattimenti quei ragazzi s'inerpicavano per queste vallette scivolando e cadendo..fatiche infinite..proprio lì dove avevano bisogno di correre..
ecco Buon Riposo e Moletta..prorio qui i paracadutisti del Folgore/Nembo..in piccola aliquota rispetto alle unità* Tedesche impiegate, ebbero il loro terribile battesimo del fuoco appena giunti..
gli Inglesi dissanguati da numerosi attacchi precedenti e contrattacchi
su per Campoleone, poi indietro via via fino ad Aprilia e ancora indietro
seguendo la massicciata della ferrovia che era l'unico punto di riferimento stabile e leggermente defilato..in lontananza davanti a loro
le posizioni di un mobile ed isolato 88mm (filmato) che gli tira addosso dalla sinistra proprio vicino ad Aprilia..proprio dove sorge un "fanta centro commerciale"..e giù pensieri e considerazioni su come il tempo cambia e ingoia (in questo caso, fortunatamente) le immagini che sembrano non appartenere alla nostra realtà* umana, ma solo pezzi di filmati, letture, foto..impersonali
ecco, mi avvicino a Pomezia (la zona che interessa questo bel Topic di Ranville)..già* da qualche chilometro i colli Albani
vividi e così vicini nei giorni di tramontana ti fanno sentire gli occhi dei telemetri addosso..
i Casali (che si vedono nelle foto del topic)..sono ancora lì,
a volte circondati da nuove costruzioni..ma per te che hai visto queste foto è come se non ci fossero..
Pomezia..è qui che si accumulavano i caduti tedeschi, arrivavano da i posti di primo soccorso vicino le linee..Campoleone, Cisterna, Aprilia e molti altri posti qui intorno, combattimento, bombardamento, ferite..
movimenti solo notturni, coperti alla vista degli alti e sempre vigili occhi dell'aviazione ricognitiva alleata..un messaggio, qualche coordinata, e in un momento eri spazzato via da una salva..magari stavi mangiando defilato all'ombra di uno di questi casali insieme a quattro camerati e l'ultimo ti aveva raggiunto con un mezzo..un pò di polvere di troppo..il gioco è fatto!
caduti?!...ce n'erano troppi da trasferire..rimangono qui.
questo dicasi anche per i punti di raccolta Inglesi, Americani (coerentemente con il fronte più verso Anzio/Nettuno)..
vedi quelle lapidi basse e allineate, gli associ un uomo, ed ecco schierati davanti a te qualche migliaio di giovani diritti in giardini ben curati con rose e fiori circondati da pini..e vedi che sono troppi!
e ti rendi conto cosa è passato da quelle parti..
passando Pomezia, sempre in macchina, sempre perso nei pensieri..
passano anche i mesi dell'assedio alla testa di ponte..ormai siamo a maggio/giugno
fa caldo..ci si muove a piedi..si aspettano gli alleati per rubargli dei mezzi..
a destra e sinistra boschi e campagna..oltre agli immancabili centri commerciali catalizzatori di umanità* distratta..qualche chilometro più avanti si scende per la discesa di Castel di Decima..di fronte una valletta..pochi si accorgono dei bunkerini sbrecciati sulle collinette di fronte..una manciata di sconosciuti (ai più) paracadutisti italiani con un solo carro tedesco che isolato e ripiegante condivide il destino in quel momento..nel frattempo l'equipaggio ha esaurito le munizioni, si allinea, saluta e si avvia verso l'Eur..
la retroguardia impegna e ferma l'avanguardia alleata che si arresta prudentemente dopo le prime vittime e i carri perduti..
poi si cerca di salvare il salvabile..a piedi o con pochi mezzi si va via, verso Roma..gli alleati sono già* entrati nella capitale più a est
angoscia e sudore..quasi tutto a piedi e di corsa..
poi..supero i bunkerini, insieme a centinaia di macchine in fila (il solito traffico...ma lo benedico questa volta perchè mi fa stare lì ancora un pò ad osservarli)
ecco, adesso sto sui mezzi corazzati, finalmente ci siamo tolti di mezzo st'Italiani...un lungo rettilineo e L'Eur(Roma) mi appare davanti in tutta la sua imponenza..
fine del viaggio.
ciao
digjo
 

 
			
			 
					
					
					
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  Rispondi citando Originariamente Scritto da MULON
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