Da il GIORNALE DI VICENZA DI oggi 14 giugno 2006
" Ha contribuito al museo di Recoaro della "vita del soldato nella Grande Guerra"
Il recuperante sotto processo «La mia raccolta di 40 anni»
(i. t.) «Tutto il materiale che mi venne sequestrato quando fui arrestato nell`agosto 2004 non è ricaricabile, è inerte. Serve per coltivare la mia grande passione, non già* per fare chissà* che cosa. à? la mia raccolta di quarant`anni di ricerche sul Pasubio e sulle altre montagne della Grande Guerra. Non c`è nulla di illegale, perchè si tratta di ordigni inerti, che ho rimesso in sesto con tanto lavoro e pazienza. Vorrei che il tribunale comprendesse lo sforzo e lo studio che ci sta dietro».
Antonio Storti, 60 anni, di Recoaro, parla al termine dell`udienza che lo vede sul banco degli imputati. à? accanto al suo avvocato Lucio Zarantonello e al prof. Claudio Gattera, citato come testimone della difesa e riconvocato per l`udienza del 12 dicembre quando ci sarà* una grande rappresentazione in aula. Il presidente Giuseppe Perillo (giudici Giovanni Biondo e Stefano Furlani) ha deciso che vuole vedere bombe a manico tedesche, bombe ballerine, spolette e caricatori, il materiale bellico sequestrato perché vuole farsi spiegare pezzo per pezzo.
Del resto, l`avv. Zarantonello chiede il proscioglimento invocando un epilogo analogo nel processo contro un altro recuperante, Tullio Sanson. Quattro mesi fa l`appassionato di Torrebelvicino scrisse al nostro Giornale il suo stato d`animo per una vicenda che ha dimostrato non avesse nulla di giudiziario, ma unicamente di tipo storico-memorialistico. « à? il 26 gennaio 2004 quando i carabinieri di Valdagno eseguono una perquisizione nella mia abitazione e trovano la mia raccolta di residuati bellici della Prima guerra mondiale. à? l`inizio del calvario per il sottoscritto e per altri dieci collezionisti vicentini. Da quel giorno sono passati venti mesi, venti mesi di angosce e paure, speranze e illusioni, tormenti e domande». Poi la soluzione dell`incubo.
Anche per Storti la vicenda è analoga. Il suo nome compare nell`opuscolo che ricorda la bella iniziativa del comune di Recoaro per il museo della "vita del soldato nella Grande Guerra" perchè gli oggetti e i materiali raccolti nel museo sono «frutto di lunghe e pazienti ricerche in più di 30 anni nei teatri di guerra».
«Fa male essere in quest`aula di tribunale - spiega Storti - perché la molla che mi ha spinto ad agire è sempre stata quella della passione. Ho cominciato perchè entrambi i miei nonni non solo furono soldati nella Grande Guerra, ma tornarono a casa dopo quattro anni di guerra senza mai essete stati feriti, Quattro anni al fronte, quasi un miracolo. Sono cresciuto in questa sorta di mito della terza guerra risorgimentale, perciò mi fa davvero male dover rispondere di qualcosa di cui sento profondamente l`innocenza».
«In effetti - spiega il prof. Gattera - quando nel `99 istituimmo il museo a Recoaro, mi avvicinai ai recuperanti con un po` di diffidenza. Invece, ho trovato persone di grande passione, preparate, in grado di dare un loro apporto alla conoscenza di quale fosse la vita del soldato al fronte. à? una storia minore, che non sarà* quella della strategia militare, ma che ci aiuta a comprendere uno spaccato di vita importante».
Il museo di Recoaro in via Vittorio Emanuela 6, che racconta la dura vita della trincea, vale la pena di essere visitato perché offre prospettive interessanti per capire. L`apertura è il sabato dalle 16 alle 18 (per appuntamento si può telefonare allo 04457688.
Ieri mattina in aula, rispondendo anche alle domande del pm Angela Barbaglio, ha deposto il capitano dell`esercito Lorenzo Di Bella che ha spiegato la cura con la quale fosse detenuto il materiale. «à? tutta roba che non può essere caricata, perciò è inerte», ha sottolineato con forza Storti. «Spero che a dicembre questa brutta pagina si chiuda positivamente», conclude lasciando il tribunale con l`avv. Zarantonello. I giudici hanno fatto chiaramente intendere che vogliono capire."
http://www.ilgiornaledivicenza.it/ultim ... ca/Daa.htm
Saluti
Corrado

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