Le polveriere nella terraferma del Campo Trincerato di Mestre.
La disposizione sulle munizioni delle piazze fortificate emanata il 6 dicembre del 1904 imponeva la costruzione di polveriere al di fuori dei forti.
Ma mentre in montagna si provvedeva ad effettuare scavi nella roccia per ubicare le polveriere in posti riparati all'interno di gallerie, nella zona del campo trincerato la cosa era impossibile.
Le direttive erano comunque già* state tracciate nel 1887. Infatti la commissione di difesa della piazza di Venezia faceva presente la necessità* di costruire degli edifici capaci di servire le fortificazioni del futuro campo trincerato in tempo di guerra.
La costruzione di questi edifici impiegò le "Moderne tecniche" dell'epoca e che prevedevano quindi l' utilizzo del calcestruzzo.
Faccio notare che nella disposizione temporale della costruzione del complesso di fortificazioni del campo trincerato si avverte il recepimento di queste direttive (sopratutto quella del 1904).
Tralasciando Forte Marghera che è di costruzione antecedente, nel Forte Gazzera (1887) la polveriera è nella linea di perimetro con la massa coprente in terra ricavata dallo scavo del fossato. Nella cartina è segnato in rosso.
Forte Carpenedo e il gemello forte Tron 1890 hanno le polveriere poste pericolosamente sotto il traversone centrale. Anche qui sono segnate in rosso.
Nella seconda generazione dei forti successivi al 1904 le polveriere non sono più inserite all'interno delle fortificazioni,
(Rossarol 1907, Pepe 1909, Poerio 1910,Mezzacapo 1911, Sirtori 1911, Cosenz 1911). Vengono invece costruite le polveriere Manin, Rizzardi e Bazzera.
In questa pianta del 1808, si vede il progetto francese del forte Marghera. Interessanti sono i due punti fortificati che fiancheggiavano il forte lungo il canale dell'Osellino (a destra) e il canale Brentella (a sinistra). Nella realtà* questi due punti si chiameranno Forte Manin e Forte Rizzardi e saranno 2 delle future polveriere del campo trincerato di Mestre. Oggi tutta questa zona è stata bonificata e arriva fino all'isolotto in basso a destra (l'Isola di San Giugliano)
Forte Manin.
Costruito dai francesi con il nome di Forte 'O', dopo il 1849 fu ribattezzato dagli austriaci Forte 'Gorzhowsky'.
Era fornito di 7 cannoni , di cui 5 da 12 G.R , che fiancheggiavano forte Marghera, altri 2 da 16 G.R che battevano Campalto.
Rimase armato sino alla fine del Ottocento. In questa pianta si vede la disposizione delle strutture ottocentesche.
Successivamente le costruzioni vennero demolite e costruite quelle in che si vedono attualmente.Sulla destra del primo edificio era ubicata una torre di osservazione. Divenne successivamente un poligono di Tiro e poi più recentemente fu ovviamente abbandonato.
Non deve ingannare il perimetro attuale. Come si può vedere dal confronto con la pianta dell'epoca , l'isolotto è stato ampliato.
Si trova attualmente all' interno del parco di San Giuliano, la parte del progetto per la sua riqualificazione mi risulta che non è ancora partita.
Fino l'anno scorso il cancello del ponte era aperto , ma la vegetazione impediva comunque la visita.
Parliamo di 2 semplici capannoni e anche quello posteriore non presenta nulla di interessante.
Il fossato è in parte quasi interrato. Attualmente il cancello è stato sostituito con uno più robusto e un lucchetto fa sperare in una decisione per il suo riutilizzo.
Forte Rizzardi
Costruito con l'assedio del 1848 fu successivamente ribattezzato dagli austriaci Forte 'Thurn'.
Era fornito di 7 cannoni da 13 G.S , due che battevano verso Bottenigo, gli altri proteggevano la ferrovia.
Dopo il riutilizzo come polveriera , le prime bonifiche industriali cancelleranno ogni sua traccia.
Oggi quindi non rimane nulla, se non il ricordo degli uomini che nel 1848-49 affrontarono l'esercito Austriaco.
Stretti d'assedio da circa 30000 uomini nell' Aprile del 1849 i 2500 uomini dei presidi (soprattutto Forte Marghera) capitolarono decimati dopo aver affrontato per mesi oltre che i bombardamenti anche le febbri malariche (la zona era paludosa) , la scarsità* di cibo , gli alloggi di fortuna.
La terza polveriera che vi presento è Forte Bazzera realizzata nel 1910.
Costituita da due edifici in cemento armato e protetta dal solito fossato artificiale, e' errato chiamarla Fortezza.
Mentre per Manin e Rizzardi almeno parliamo di vere fortificazioni , poi riadattate a uso di Polveriera, Bazzera nasce e rimane polveriera.
Fu Successivamente destinata a semplice deposito ed usata anche come discarica.
Oggi è sede di manifestazioni , mercatini e parco giochi
Comunque negli anni 50 vicino al forte ci hanno costruito qualcosa di ben più grande... solo il canale la separa dall'inizio pista....
Saluti a tutti []












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