Ma non vi piacciono le voci fuori dal coro? A me sì! E poi bisogna vedere il coro da chi era composto.
Faldella, comunque non è l'unico che ha questa opinione.
Purtroppo non ho le istruzioni di cui parli, e dunque non le ho lette (a proposito, dove potrei trovarle, anche in copia?).
Errori imputabili a Cadorna indubbiamente ce ne sono (i troppo facili siluramenti, per esempio, che avevano instaurato nei sottoposti un clima di terrore che li portava a minimizzare le difficoltà* e le lacune; oppure una certa subordinazione psicologica nei confronti di Capello, che molti reputavano suo possibile e prossimo sostituto).
Ma ha saputo dimostrare grandi capacità* strategiche (basta pensare alla strada sul Grappa da lui voluta in tempi non sospetti, e che poi è stata quasi risolutiva al momento buono). E della ritirata dopo Caporetto, che ne dite? E' strano giudicare un Generale dalle ritirate anzichè dalle avanzate, ma è chiaro che una buona ritirata porta già* in sé il seme della vittoria (come poi difatti è stato).
Pensate a quali e quanti problemi logistici ha dovuto affrontare (situazione difficile del fronte a S rovesciata, scaristà* di ferrovie, industria bellica a livello embrionale, difficoltà* di approvvigionamento, pressioni di politici e di generali alleati a cui dover resistere, tanto per citare qualcosa a casaccio).
Per esprimere un giudizio completo non bastano certo poche righe. Ci vorrebbe uno studio approfondito e obiettivo. Cadorna non sarà* stato un genio della guerra (ma avrebbe poi avuto le possibilità* di esprimersi?) ma certo non un incapace o peggio.
Ognuno, poi, non va giudicato in assoluto, ma in rapporto ai suoi contemporanei e al suo tempo, questo non può essere dimenticato.
Vogliamo azzardare una votazione? Io proporrei un 7.
Ciao e grazie per il bello scambio di opinione
Andrea