Bacchiola, ho avuto la fortuna di leggere il tuo scambio nel precedente post con Dijo
A parte la lezione di stile che avete dato, dimostrando che con l'intelligenza si può risolvere ogni problema avete anche dato vita ad un post eccezionale per contenuti e insegnamenti
Grazie
Ma veniamo al dunque, data la vs. competenza dimostrata in materia navale, volevo porvi un quesito.
In diversi anni, durante le mie immersioni, ho avuto modo di visitare il relitto del Cacciatorpediniere Giuseppe Dezza (ex Pilade Bronzetti ) che si trova in acque Croate.
Fin dalla prima immersione la presenza di una Flakvierling 38/20 quadrinata (premetto la mia totale ignoranza in materia) mi aveva non poco insospettito, cosa ci faceva su un unità* Italiana?
Il successivo ritrovamento di una cassa di 138/20, con marchi identificativi tedeschi, aveva amplificato il mio dubbio ragion per cui avevo effettuato una ricerca su internet, e presso l'ufficio storico della marina Italiana.
Dalle fonti, presenti in Internet e riguardanti la Kriegsmarine, risulta che la nave era stata requisita dai Tedeschi dopo l'8 settembre e ri-denominata TA35 con entrata in servizio il 09.06.1944 (strano, a mio modesto avviso, anche il suo rientro posteriore di 9 mesi a quello della sorella gemella TA22 ex GIUSEPPE MISSORI, rientrata il 10.09.1943... )
Ma torniamo a noi.
La stessa fonte riporta l'affondamento della TA35 il 17.08.1944 nel canale di Fasana, fra Rovigno e Pola, a causa di una mina.
Fin qui tutto corrisponderebbe con quanto da me riscontrato "sul campo"
Poi dall'Ufficio della Marina mi sono arrivate, con un gesto che veramente non mi aspettavo e di cui non posso che ringraziare gli organi competenti, le fotocopie relative a due libri (dei quali purtroppo non possiedo i titoli) che riguardavano il Dezza
A questo punto, con mia grande sorpresa ho potuto constatare che, secondo la Marina Militare Italiana, in un caso il Dezza era si stato colpito da una mina, ma si era salvato ed era stato successivamente riparato, per essere infine auto-affondato (se non erro) nel maggio '45 a Trieste, mentre nel secondo testo la nave era stata colpita da un siluro ed essendosi salvata aveva poi seguito la stessa sorte già* descritta.
Dal vero il relitto si presenta spezzato in due tronconi, la parte posteriore giace in assetto di navigazione mentre la prua che dista c.a 150/200 m è posata su di un fianco. Resto dubbioso sul fatto che una mina possa spezzare in due una nave di queste dimensioni e con questi risultati (ma ripeto sono profano) e l'esplosione sembra provenire da un lato (sx) vista anche l'inclinazione verso l'esterno delle lamiere (un siluro?)
Emblematico poi è il fatto che la TA22 ex GIUSEPPE MISSORI per le fonti tedesche risulti affondata a Muggia (Trieste)
Naturalmente il mio dubbio è il seguente: possibile che la nostra Marina non conosca la sorte di una sua nave anche se "ex"? E poi, la stessa fu affondata da siluro o da una mina?
Grazie per ogni ragguaglio potrete darmi
Giovanni
p.s = ci sarebbe poi un altro relitto presente stavolta in un altra zona, ma questa è un altra storia.....

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