Citazione Originariamente Scritto da Furiere Maggiore (Fante71)
... il cappello da carabiniere è impropriamente definito lucerna.
... il cappello per ufficiale dei carabinieri è impropriamente definito feluca.
Un caro saluto Furiere Maggiore :P :P :P
Per quanto mi è dato sapere il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri descrive così la Grande Uniforme Storica (GUS):
La Grande Uniforme Speciale è costituita da: cappello con pennacchio (feluca con pennacchio per gli ufficiali lucerna per Sottufficiali e Carabinieri); abito di Grande Uniforme con decorazioni e cordelline; pantaloni con bande (e sottopiedi nella versione per ufficiali); camicia bianca con colletto diritto inamidato; guanti bianchi; stivaletti neri (con fascette metalliche di sperone per i soli ufficiali) e, se necessario, cappotto impermeabile (mantello dipanno nero per gli ufficiali).

Il cappello da carabiniere, popolarmente chiamato "lucerna", ha origini lontane, che risalgono alla prima metà* del XVII secolo, allorché ne venne introdotto l'uso in sostituzione del pesante ed ingombrante "morione", elmo tardo-rinascimentale. Da un originario copricapo a falde larghe, attraverso successivi aggiustamenti per renderlo più idoneo alle necessità* militari, si giunse alla fine del '600 al "tricorno", sul cui lembo sinistro apparve, in corrispondenza dell'occhio, un bottone o un fiocchetto di nastri detto "ruban", antesignano della coccarda. Dal tricorno, modificato a più riprese, si giunse alla lucerna, caratterizzata dalla calotta semisferica e dalle tese ripiegate anteriormente e posteriormente verso l'alto, in modo da assumere la forma di un bicorno. Il primo cappello da carabiniere aveva uno sviluppo verticale quasi doppio di quello attuale, che venne attenuato progressivamente, fino a stabilirsi sulle misure definitive all'epoca della Prima Guerra d'Indipendenza. Unitamente al mantello, altro elemento caratteristico dell'uniforme da carabiniere, la lucerna è sempre stata il simbolo di una "scrupolosa esattezza della tenuta militare", come si legge nel Regolamento del 16 ottobre 1816, che ha contribuito "con decoroso ed imponente esteriore al sostegno della forza morale, sulla quale più che su ogni altro mezzo si appoggia il disimpegno delle loro funzioni". Un'affermazione veramente profetica, mai smentita dai fatti.
Copricapo integrante la grande uniforme degli ufficiali dei Carabinieri. Fu adottato con il supplemento n. 7 del Giornale Militare 1864 in sostituzione del cappello portato originariamente dagli stessi ufficiali (v. Uniforme).

La feluca introdotta nel 1864 era uguale nella forma a quella degli ufficiali dello Stato Maggiore delle Piazze, dalla quale si differenziava per avere il cappietto d'argento a due lastre fatte a squame, fermato in fondo da una granata in argento recante le iniziali del sovrano, in metallo dorato come la fiamma.
Si completava del pennacchio - penne lunghe 0.250, superiori di colore scarlatto, inferiori di colore turchino - infisso per mezzo di un gambo di filo di ferro robusto in un largo passante di cuoio cucito all'interno della tesa destra corrispondente al centro della ganza (cappietto).
Fonte del Comando Generale dei Carabinieri

Cordialmente Viper 4