Sotto: luglio 1941, il cacciatorpediniere Leone Pancaldo nel bacino galleggiante di Augusta dopo il recupero effettuato pochi giorni prima.. il CT era stato silurato da un fortunato aerosilurante Swordfish decollato da Malta l'anno precedente, affondando in bassi fondali.. questa bella immagine, della collezione Barilli, è tratta dall'ottimo volume "Augusta 1940-1943. La piazzaforte, la città*" di Tullio Marcon.Originariamente Scritto da digjo
è evidente il sistema di funzionamento descritto da Digjo.
Ho un dubbio però su un passaggio, che devo verificare: tacche e ceppi venivano messi in opera a bacino vuoto, presentando poi sopra la nave e sistemandoli durante lo svuotamento (occorreva più di un giorno), o venivano messi in opera a nave già* in bacino come dice Digjo?
A rigor di logica è molto più difficile metterli sotto una nave galleggiante.. con la tecnologia del tempo poi..
Riguardo le mimetiche navali propongo, per non appesantire troppo questo topic già* "corposo" ed in pieno svolgimento, di aprirne uno apposito..
Un caro saluto
:P :P



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