Alcuni esempi di fibbie UstaŠ¡a croate della mia collezione. Ogni integrazione è gradita
Inizio con un modello classico in alluminio, da truppa
Alcuni esempi di fibbie UstaŠ¡a croate della mia collezione. Ogni integrazione è gradita
Inizio con un modello classico in alluminio, da truppa
Un altro modello in alluminio. La stato di conservazione è peggiore, ma è presente il peculiare sistema di aggancio. La prima foto si riferisce alla fibbia appena trovata, e la seconda alla fibbia ripulita.
Stessa tipologia di fibbia, però in zinco
rara versione in ferro della stessa fibbia
fibbia UstaŠ¡a da ufficiale
concludo con una fibbia piuttosto rara della PTS/PTB (Poglavnikov tjelisni zdrug/Poglavnikova tjelesna bojna) della Guardia Personale del Poglavnik Ante Pavelic.
La PTB (Battaglione) era formata da 200 uomini, tutti UstaŠ¡a rientrati assieme al Poglavnik nel 1941 dopo l'esilio,nonchè loro fratelli e figli. Lo scopo era di circondarsi di "fedelissimi". Essi formavano la Guardia Personale di Pavelic, avendo condiviso con lui i tempi cupi da esuli.
Nei mesi successivi il comandante della PTB Ante MoŠ¡kov decise di formare anche la PTS, con dimensione di Brigata. L'organico era composto da membri della PTB, appartenenenti alla organizzazione "Fratelli e Figli" ed altre organizzazioni giovanili. I compiti per alcuni erano di servizio di guardia,mentre altri vennero impiegati come unità combattenti sul campo. Già a Natale '41 la PTS combattè aspramente nella regione di Kordun, a sud di zagabria.
la PTB invece rimase una organizzazione meramente "onoraria" di "rientrati" (povratnika).
Veramente belle Matteo,ed ottima integrazione.Essendo da scavo immagino siano state ritrovate con i loro proprietari,di solito se venivano catturati,non facevano una bella fine...
Ciao,Alan.
Ottimo topic Matteo.
L'ultima fibbia "un vero colpo da maestro" direi.
Molto interessanti anche le altre ed anche in condizioni discrete.
Ben fatta
Non me ne intendo ma posso dire che sono delle fibbie interessanti.
Complimenti per la collezione.
luciano
Ciao Alan
ti ringrazio della domanda, che permette di sfatare una credenza diffusa: molto del materiale croato e UstaŠ¡a proviene dal nord della Slovenia e dal sud dell'Austria. Questo perchè i croati nell'aprile/maggio '45 si ritirarono attraversando tutta la ex Yugoslavia, con l'intenzione di arrendersi agli Alleati (evitando così di finire in mano partigiana). Sull'operazione "Keelhaul" magari si potrà discutere in maniera più approfondita in un altro thread, comunque sta di fatto che gli inglesi "tradirono" i nemici a loro arresisi, e con una falsa promessa e l'inganno, li riconsegnarono ai partigiani di Tito. Questo avvenne nella zona di Bleiburg, sul confine tra l'attuale Slovenia e l'Austria. Sebbene i partigiani sparassero sulle masse di prigionieri ammassati, la maggior parte di loro non morì lì. Essi furono infatti deportati all'interno della Yugoslavia con le famigerate marce della morte o "via crucis croata", per esser poi liquidati comodamente in altri lager.
A Bleiburg però le centinaia di migliaia di soldati si spogliarono delle loro uniformi e dei distintivi, nel disperato tentativo di rendersi meno visibili. Ormai la zona è stata abbondantemente battuta e rastrellata da cercatori locali, ma negli ultimi 10 anni nei campi di quella zona (adesso prevalentemente coltivati e privati) sono stati ritrovati tantissimi distintivi abbandonati dai loro possessori. Ancora oggi salta fuori qualcosa, ma dopo anni e anni di arature, sempre più danneggiata. I locali si sono inoltre fatti furbi e i prezzi sono lievitati (anche grazie ai croati della diaspora, quelli emigrati all'estero, disposti a pagare cifre folli per questi distintivi).
In conclusione, questo genere di materiale proviene quasi interamente dall'area di raccolta e detenzione dei prigionieri, non dalla loro ultima dimora (molto spesso ancora da scoprire o debitamente occultata dai partigiani stessi a guerra finita).
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