Dunque ......... molto sinteticamente cercherò di rispondere alle domande postemi:
I fucili per tiratori scelti dell`esercito Austro Ungarico vennero tutti assemblati presso la K.u.K Artilleri Zeug Fabrik o A.Z.F. che era la sigla dell`imperial regia fabbrica di materiale di artiglieria presso l`arsenale di Vienna. I fucili impiegati venivano scelti dagli ispettori militari direttamente e solamente dalla linea di produzione di Steyr in ragione della qualità* produttiva (foratura della canna, tolleranze di produzione, prove di precisione ecc. ecc.). L`ottica veniva montata, tarata e colaudata presso l`A.Z.F. di Vienna con supporti ed attacchi che venivano prodotti presso lo stesso stabilimento.
Venne prodotta anche la versione carabina per le truppe alpine.
Le ottiche impiegate erano di numerosi produttori sia nazionali che in alcuni casi germanici, precisamente della Kahles di Vienna (mod. mignon da 2 ½ e da 4 ingrandimenti) della Reichert di Vienna (2 modelli) e dall`ungherese Suss di Budapest (modello più grande e luminoso) queste erano graduate dai 600 agli 800 passi austriaci.
I modelli germanici impiegati erano degli opifici: Busch – Oigèe – Gerard – Fuess – Voigtlander – Goerz ed Hensold – Queste erano graduata in metri dai 400 ai 1000.
Il fucile di precisione era un`arma di reggimento ed aveva una considerazione ed un valore al disopra della vita umana. In quanta considerazione lo Stato Maggiore avesse l`arma si evince dal fatto che il tiratore cui era affidata era accompagnato da uno o due commilitoni incaricati di riportare, in ogni modo, l`arma alla compagnia senza curarsi della morte o del ferimento dello stesso.
Adesso, un cenno ai tiratori che lo utilizzavano: i soldati dell`esercito imperiale che superavano con esito positivo le prove di tiro preliminari venivano nominati tiratori (Schutzen). Coloro i quali in un secondo tempo avessero superato ulteriori prove di tiro , totalizzando un determinato punteggio, erano nominati tiratori scelti (Scharfschutzen). La nomina a tiratore scelto era proposta dai comandanti di compagnia e conferita in forma solenne dal comandante di reggimento, previa registrazione dei dati sul libretto personale del militare e pubblicata sull`ordine del giorno.
Inoltre il comandante di reggimento consegnava al tiratore o tiratore scelto il distintivo onorifico ed il relativo brevetto che consisteva in un cordone di lana con cinque pendagli sferici sempre di lana (i colori variavano a seconda della specialità*) per i tiratori era in tinta unica mentre per i tiratori scelti il solo cordoncino era in metallo dorato.
Presso l`arsenale di Vienna avevano sede i corsi di specializzazione per tiratori scelti che nel periodo estivo venivano svolti nei poligoni di Bruck an der Leitha, vicino al confine con l`Ungheria.
Alla fine della guerra la maggioranza degli esemplari superstiti furono distrutti o fatti sparire sia perché non cadessero nelle mani del vincitore, sia perché chiunque fosse stato trovato in possesso di questi fucili, l`ordine perentorio dello Stato Maggiore Italiano era la fucilazione sul posto.

Capitolo Steyr M 95: oggigiorno è veramente raro trovare esemplari intonsi di questi fucili (specialmente la versione lunga) sia perché, per quanto riguarda l`Italia, il numero degli esemplari dati in conto riparazione di guerra finì tutto nelle colonie africane sia perché gli esemplari rimasti in Europa, negli arsenali degli stati nati dalla dissoluzione dell`impero Austro-ungarico, sono stati nella quasi totalità* – accorciati – ricalibrati dalla 8 X 50 R nella nuova cartuccia 8 x 56 R spitzer – ripunzonati – ribruniti - riadattati nella calciatura resa leggermente più sottile e poi riverniciata a lacca, ed altri pasticci che ne hanno alterato irrimediabilmente l`originalità*, alla fine rigettati nel calderone della 2^ guerra mondiale nelle mani degli eserciti più disparati.
[]
Cordone brevetto per tiratore scelto di prima classe delle truppe da montagna A.U.

Immagine:

54,76 KB


Immagine:

8,12*KB