Anche una parte dei prigionieri civili occidentali hanno avuto l'onore di essere usati in questi esperimenti ed una donna è sicuramente sopravvissuta. Anni fa intervistata per un documentario descriveva con precisione i luoghi dove fu sottoposta ad esperimenti biologici ed al fatto che fosse l'unica sopravvissuta del suo gruppo di prigionieri provenienti da Shangai. Si lamentava del fatto che le sue denunce del dopoguerra erano cadute nel vuoto segno evidente dell'insabbiamento sopra descritto. Il giornalista andato in Manciuria ha trovato ancora resti del campo con tutti i particolari da lei descritti.
Non fu uccisa per errore in quanto spostata dalla cella delle cavie, che andavano soppresse, ad una normale causa attacco aereo e li dimenticata nella concitazione degli ultimi giorni di guerra.



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