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Discussione: L'inizio del primo conflitto mondiale in Adriatico.

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    Re: L'inizio del primo conflitto mondiale in Adriatico.

    Nelle prime ore della mattina del 16 agosto 1914 lo Zenta lascià* la baia di Teodo per raggiungere la posizione di blocco.

    Ben presto avvistò cinque nuvole di fumo, mentre il cacciatorpediniere Ulan si avvicinava a tutta forza per segnalare lo stesso avvistamento. Era evidente che si trattava di unità* nemiche, di gran lunga più forti delle due piccole unità*.

    Il capitano di fregata Paul Pachner, comandante dello Zenta diede ordinare di invertire la rotta e dirigere a tutta forza verso le Bocche di Cattaro. Ma ben presto, anche da un'altra direzione apparvero numerose nuvole di fumo. La forza nemica fu stimata essere di 17 o 18 unità*. Era il grosso della flotta francese, che si avvicinava rapidamente, chiudendo le due navi austro-ungariche in un cerchio di ferro.

    La flotta al comando dell` ammiraglio de Lapeyrére, imbarcato sulla nave da battaglia Courbert, e accompagnata da quattro incrociatori inglesi era composta da navi di battaglia, incrociatori e flottiglie siluranti.

    Lo Zenta trasmise al comando, col radiotelegrafo, tutto quello che riusciva a vedere. Il suo ultimo comunicato diceva: "17 unità* nemiche danno caccia allo Zenta in direzione delle Bocche (di Cattaro)".

    Il piccolo incrociatore cercava di tenersi sotto costa, per rendere più difficoltoso il tiro alle unità* nemiche e per facilitare il salvataggio dell'equipaggio, in caso di affondamento.

    L'intera flotta nemica si era intanto avvicinata a circa 12 mila metri, tenendo una velocità* di circa 20 nodi.

    Le unità* avvistate per prime sbarrarono allo Zenta la rotta verso la baia di Cattaro, dove cercava di mettersi in salvo.

    Le navi francesi spararono due colpi, alzando contemporaneamente dei segnali, che il capitano di fregata Pachner interpretò come una intimazione di resa, alla quale rispose facendo issare la bandiera di combattimento.

    La prima salva fu lunga, la seconda corta e la terza alzò una colonna d'acqua che ricoprì la plancia.

    Quando la distanza si ridusse a 10 mila metri anche i cannoni da 12 cm della Zenta aprirono il fuoco. Purtroppo la distanza era troppo grande per l'artiglieria del piccolo incrociatore antiquato.
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