Nel frattempo il cacciatorpediniere Ulan si era diretto verso il Golfo di Cattaro, approfittando della sua velocità*, superiore a quella dello Zenta.
Aveva identificato, alla testa della flotta nemica, le navi da battaglia della classe Courbet, dietro le quali si vedevano quelle della classe Danton, complessivamente 14 unità* maggiori. Le navi di testa sparavano contro l'Ulan e quelle successive contro lo Zenta. La nave ammiraglia francese arrivò a soli 5000 metri dall'Ulan, che potè iniziare il fuoco con i suoi 4 pezzi da 7 cm. Un moscerino contro un elefante! La piccola unità* riuscì a sgusciare tra le colonne d'acqua, evitando tutti i colpi, finchè la flotta nemica cessò il fuoco dirigendo verso sud.
Alle 10 l'Ulan rientrò nel porto di Cattaro, salutato dagli urrah di chi lo vedeva tornare illeso.
Nel frattempo i superstiti dello Zenta nuotavano verso la costa.
L'affondamento dello Zenta fece scalpore in Patria, sia perchè era la prima nave austriaca ad essere affondata durante il primo conflitto mondiale, sia perchè non sembrava onorevole l'accanimento di tutta la potente flotta francese contro due unità* insignificanti.



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