Dell'equipaggio dello Zenta 139 uomini sono stati dichiarati dispersi. Secondo Hans Sokol, ne "La guerra marittima dell'Austria-Ungheria 1914-1918" i 173 sopravvissuti, compreso il comandante, raggiunsero la costa montenegrina, a Castellastua. Dapprima furono ricacciati in mare con le baionette dai soldati montenegrini, ma poi furono lasciati approdare, in seguito a istruzioni telegrafiche avute dalla capitale.
I prigionieri furono poi portati all'interno del paese e, dopo cattivi trattamenti, furono liberati dalla prigionia appena nel 1916, quando le truppe austriache vittoriose entrarono nel paese.