Caro Savoia,
ti ringrazio moltissimo per la tua risposta.
Vedi, una perizia sui cadaveri non è stata fatta nè, a quanto pare, una perizia balistica. Il fatto, drammatico nelle sue conseguenze, si è verificato subito dopo, o subito prima (non è dato sapere con certezza) l'esplosione del fanale di piazzale giulio cesare che ha seminato morte e terrore tra i festanti cittadini che attendevano l'arrivo di S.M. il Re Vittorio Emanuale.
Molti studiosi hanno espresso molti dubbi sul fatto. Ritenevano - e ritengono - improbabile che un singolo proiettile possa fare così tanto danno.
Mi interessava avere un parere competente. Teorie "complottiste" si basano molto sulla "stranezza" di tale fatto ipotizzando sparatorie e regolamento di conti all'interno della Milizia, ritenuta implicata con i suoi elementi repubblicani e antimonarchici.
In effetti nei giorni successivi alla strage del 12 aprile 1928 tutta Milano, a sentire le testimonianze dell'epoca, mormorava a bassa voce che l'attentato fosse opera di "fronda interna al regime".
Le indagini furono fatte da molti. L'allora capo della polizia, Bocchini, cercò a lungo i responsabili e non riuscì mai a trovarli, e questo, secondo Guido Leto, uno dei suoi collaboratori e successori alla direzione PS nel 1941, fu uno dei suoi maggiori crucci.
Grazie davvero.