In futuro non è più prevista la copertura areale al nord/est figlia della "guerra fredda" e la componente controaerei missilistica sia di Aeronautica che Esercito verrà* mantenuta solo con "profili" di rischieramento all'estero od in territorio nazionale.

In particolare l'Aeronautica secondo il documento "La trasformazione 2007" reso pubblico lo scorso anno procederà* alla radiazione definitiva dei Nike Hercules (l'ultimo lancio addestrativo del sistema d'arma è avvenuto lo scorso anno nel poliogno di Capo San Lorenzo) oggi presenti nei "sopravvissuti" gruppi I.T. 58° e 72° dipendenti dal 2° Stormo.
Resteranno quindi in servizio solo sette Batterie Spada (sistema per difesa di punto quindi a corto raggio) alcune delle quali (mi pare 4) sono schierate su altrettanti aeroporti, due sono precettate per l'impiego NATO ad alta protezza ed una settimana espleta funzioni addestrative.
La componente Spada verrà* accentrata come comando sotto un unico Stormo (probabilmente il 2°) articolato su due gruppi.
Il tutto in attesa del MEADS.

Per l'Esercito è previsto che il 4° ed il 5° reggimento missili controaerei dismettano il sistema Hawk per passare al SAMP-T, ma anche in questo caso senza disperdere le batterie nei siti areali.

D'altronde la struttura della guerra fredda era molto dispendiosa, ad esempio un gruppo Nike era minimo articolato su due zone (lancio e logistica/controllo) ed il supporto di tutta l'organizzazione era all'epoca notevole e giustificabile.
Cosa non certo comprensibile alla luce della realtà* odierna.
Oltretutto i gruppi Nike avevano l'aggravante (in termini di costi di funzionamento) di essere dotati in parte di missili con capacità* nucleare e quindi con una logistica ulteriormente appesantita.