qui francamente non sarei molto d'accordo... ovvero
- ancora oggi saltano fuori, in casa di innocui vecchietti, armi della prima e seconda guerra mondiale.. non mi stupisce che in casa di quel "latitante" sia stato rinvenuto quello che un qualsiasi giornalistucolo odierno definirebbe un micidiale arsenale... non ho mai studiato la situazione italiana tra le due guerre... propenderei tuttavia per questa tesi: .. che nell'immediato primo dopoguerra Vi fosse, nelle case dei reduci, una marea di armi.. vuoi per ricordo, vuoi per usi venatori, vuoi vista la turbolenta situazione .. direi che tale marea di armi , prima ignorata o tollerata dallo Stato, abbia poi iniziato a dar fastidio... e se ben rammento nel ventennio sono state introdotte misure restrittive all'acquisto, porto e detenzione da parte dei soggetti "privati" magari non espressamente e dichiaratamente "allineati"
- e non credo che l'arma che attinse i cinque malcapitati sia uno di quei due moschetti...

37 mm è indicazione un po' generica.. Noi , i ns. alleati, i ns. avversari credo avessimo tutti armi (diverse) in quel calibro... "piccoli" pezzi d'artiglieria...

perchè il Tizio si diede alla macchia ?

axel 1899