Ho la foto che cita MarcowebII, poi ve la posto.

 
 
			
			Ho la foto che cita MarcowebII, poi ve la posto.

 
			
			Ghette, scarponcini alti, stivaletti e fasce mollettiere nel mondo militare non hanno solo la funzione di mantenere stabile la caviglia ed evitare slogature, ma ne hanno un'altra, molto più banale e forse insospettabile, ma anche molto più importante.
Strade asfaltate e pulite, fino agli ultimi decenni, ce ne sono sempre state poche e, comunque, anche oggi, la lunga percorrenza a piedi di sentieri o mulattiere di terra battuta, in marcia, è ben possibile. In ogni caso, se i soldati portassero scarpe basse sarebbe frequentissimo l'ingresso di sassolini nelle calzature...
Ovviamente marciare con un sassolino nella scarpa, per quanto piccolo, sarebbe del tutto impossibile e occorrerebbe fermare la colonna... ad ogni piè sospinto...
Immaginate il caos e gli effetti deleteri, anche sul morale? Per un nonnulla, la colonna in marcia si trasformerebbe in una armata Brancaleone, difficilmente gestibile, molto lenta, poco disciplinata e poco efficiente: chiunque avrebbe l'autorità per fermarne l'avanzata... ora l'uno ora l'altro soldato in difficoltà ...
Per questo, da tempo immemore ed in ogni esercito, i militari hanno sempre adottato calzature speciali, per evitare l'inconveniente.... non escludo iniziative private, più o meno eleganti, per incrementarne gli effetti positivi....
La prima foto si riferisce ai preparativi per i lanci in Norvegia.Portano scarponcini da fanteria.
Non essendo forse all'epoca disponibili gli stivaletti da lancio in grande quantita', il sistema di
arrotolarsi delle strisce di canapa sulle caviglie, era un modo per evitare le slogature. I lanci avvennero quasi tutti sulla neve alta, per cui nessuno ebbe a soffrire incidenti, salvo uno a cui
non si apri' il paracadute per difetto di piegatura.PaoloM
Grazie mille della spiegazione, Marpo!
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