Qualche anno fa' ebbi l'occasione di intervistare un partigiano piemontese delle Langhe a riguardo dei portacaricatori che spesso portavano. Mi disse che in linea di massima se li facevano cucire sul campo con materiale di fortuna.Non era materiale di per sé robustissimo perché esistevano pochissime macchine da cucire capaci di bucare la canapa. Piu' spesso le cuciture erano fatte a mano, adoperando spago da calzolai.Ambitissimi erano i portacaricatori catturati al nemico, ovvero il mitico 'samurai' e la versione alleggerita fatta per i combattenti repubblicani.Qualche pezzo di questi, venne preso alle Brigate Nere. Un paio, del vecchio 'samurai' furono rinvenuti abbandonati.Successivamente tagliati in due: la parte anteriore andò ad un partigiano, e la parte posteriore ad un altro, cosi' via...
Chi era armato con l'MP40 (casi non frequenti), spesso utilizzava portacaricatori tedeschi catturati.Le vecchie borse per le maschere antigas T.35 ed M.31 spesso fungevano da portacaricatori per lo Sten (arma diffusissima) e per le bombe a mano. PaoloM