Condivido l'opinione di Andrea.Effettivamente molte foto furono ricreate a posteriori
(vedi ad esempio la guerriglia urbana a Venezia e qualche barricata a Milano).
E' riportato anche sul bel volume "Storia Fotografica della Resistenza" di A. Mignemi, Ed. Bollati Boringhieri-1995,quindi non c'è motivo di fare polemiche perché e' vero.
Sulla scelta delle armi da immortalare, non credo vi fosse molto da scegliere:chi nelle
vere azioni aveva il moschetto,fu raffigurato con tale arma (e' un esempio). Magari
qualche comandante partigiano si e' fatto immortalare con l'MP38 arma per antonomasia
del nemico o con qualche chicca come qualche variante, rara anche all'epoca, di fucili
mitragliatori americani.Io mi sono sempre meravigliato di come portassero appese alla
cintura certe bombe a mano come la Mills britannica o l'Ananas americana: bastava uno scherzo per tirar via la sicura... PaoloM