Le torri di osservazione della batteria .
Link alla seconda parte : viewtopic.php?f=84&t=17483
Ecco l'ultima parte di questo post dedicato alle batterie V.Pisani , Morosini , Penzo e Bragadi
Prima di tutto 2 domande (e relative risposte) visto che parliamo di torri di osservazione e forse non tutti ne hanno sentito parlare : a cosa servivano e perché non sono presenti negli altri forti.
Su una superficie "piatta" sia verso terraferma , sia verso il mare è difficile poter triangolare i colpi che vengono sparati.
Le torri di osservazione o torri telemetriche durante la prima guerra mondiale sono ampiamente usate in tutte le batterie costiere.
Le troviamo nel litorale sia del Cavallino che nelle isole del Lido , a Pellestrina e a Chioggia.
Per un approfondimento delle torri presenti al Lido vi rimando al post [VENEZIA] Fortificazioni al Lido (3a parte) : viewtopic.php?f=84&t=15033 dove se ne parla alla fine.
Per una guida a tutte quelle presenti al Cavallino vi rimando al post dedicato "Le torri telemetriche del Cavallino" : viewtopic.php?f=84&t=4114
Le torri erano munite di gonostadiometri Braccialini per la stima delle distanze dei bersagli a mezzo triangolazione e di telemetri a cannocchiale panoramico.
Con la seconda eccezione del forte Treporti (anche lui con 2 torri di osservazione all'interno) tutte le batterie costiere avevano la propria torre staccata dal corpo centrale.
Sui forti del campo trincerato di Mestre invece queste non sono presenti . Al loro posto furono usati i campanili delle chiese , sia per comunicare sia per la triangolazione. Ma di questo avremo tempo di parlarne sul prossimo post.
[attachment=23:2gaiyys2]01 Analisi.jpg[/attachment:2gaiyys2]
Analizzando il materiale raccolto , torna utile un confronto diretto delle torri in questa composizione. (purtroppo non posso usare la foto della Morosini perché è a bassa risoluzione)
Troviamo le torri di sinistra in ordine della Bragadin , Vettor Pisani e Penzo e poi sotto quelle di destra.
Una prima osservazione , per le prime 2 batterie le torri sembrano complete mentre per la Penzo quella di destra sembra sia rimasta "incompiuta".
[attachment=22:2gaiyys2]02 Analis2i.jpg[/attachment:2gaiyys2]
Un confronto con una foto satellitare odierna (Bragadin e Penzo). Conferma questa ipotesi.
A questo punto vediamo " sul campo " le foto scattate da me e da sidescanner.
Un paio di foto alla Penzo
[attachment=21:2gaiyys2]03 PB180423.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=20:2gaiyys2]04 Penzo P1090511.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=19:2gaiyys2]05 PB180456.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=18:2gaiyys2]06 Penzo P1090529.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=17:2gaiyys2]07 P1090522.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=16:2gaiyys2]08 Penzo Unione3.jpg[/attachment:2gaiyys2]
All'interno. Composizione di molte foto.
Abbiamo anche provato alla Penzo di entrare nelle torri , ma non c'è stato nulla da fare. Nella torre di destra al piano terra si trova un gruppo caldaie , e quindi accesso sbarrato.
Al secondo piano si trovano dei locali vuoti , ma le porte sono chiuse.
Un paio di foto infilando la macchia fotografica per una apertura.
[attachment=15:2gaiyys2]09 Penzo Unione.jpg[/attachment:2gaiyys2]
Ingrandita e girata un particolare della balaustra.
[attachment=14:2gaiyys2]10 PB180426.jpg[/attachment:2gaiyys2]
Nella torre di sinistra le cose sono anche peggio , perché i locali risultano inagibili e entrandocomunque al secondo piano , abbiamo solo trovato una serie di stanze polverose ma vuote ,
ma nessun accesso alla torre.
[attachment=13:2gaiyys2]11 PisaniP1080339.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Comunque tornati a casa , mi sono riproposto di approfondire con il materiale raccolto e formulare una ipotesi (approssimativa) della disposizione degli ingressi della torre,
partendo da una foto della Vettor Pisani e aggiungendo in giallo i locali successivi presenti alla Penzo.
[attachment=12:2gaiyys2]12 Torre.jpg[/attachment:2gaiyys2]
Creato il modello (frame 4) . Ho opportunamente girato per metterlo in linea con la foto della torre della Penzo (frame 1) .
[attachment=11:2gaiyys2]13 Penzo P1090509.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Notate che la torre sembra accorciata , per il semplice motivo che il riporto di terra ci alza di un paio di metri.
"L'oggetto del desiderio" si trova quindi circa a metà* del piano e non su un muro dritto o dal lato esterno sotto il riporto di terra.
[attachment=10:2gaiyys2]14 Penzo P1100224.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Tornati all'interno ci siamo messi subito a cercare. Siamo molto vicini , in rosso evidenziamo la seconda spalletta che cade all'interno dei bagni
[attachment=9:2gaiyys2]15 PB180490.JPG[/attachment:2gaiyys2]
E in fatti su un piccolo ripostiglio (al buio) abbiamo trovato questo muro che è stato rotto da qualcuno e che è l'accesso alla torre.
[attachment=8:2gaiyys2]16 Penzo P1100221.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Entriamo con le dovute precauzioni
[attachment=7:2gaiyys2]17 Penzo P1100191.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Manca la balaustra e quindi bisogna prestare la massima attenzione.
[attachment=6:2gaiyys2]18 Penzo P1100219.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=5:2gaiyys2]19 Penzo P1100215.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Scendiamo le scale e ci troviamo al piano terra. (dall'esterno inaccessibile) . Quelle che si vedono in fondo sono delle tavole di legno usate per bloccare l'ingresso.
[attachment=4:2gaiyys2]20 Penzo P1100198.JPG[/attachment:2gaiyys2]
La sala dove presumibilmente era posizionato il gruppo elettrogeno.
[attachment=3:2gaiyys2]21 Penzo P1100213.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Particolare da dove passavano i cavi elettrici.
A questo punto la visita è finita, ma prima allego una ipotetica planimetria del forte in base ai locali visitati.
[attachment=2:2gaiyys2]22 Chioggia Sottomarina.jpg[/attachment:2gaiyys2]
Alcune brevi considerazioni :
- Non esiste nessuna possibilità* di accedere alla torre dall'interno.
Bisogna varcare l'ingresso segnato in rosso e percorrere lo stretto corridoio.
- Immagino che in una delle rimanenti sale con il punto interrogativo era inserita la sala comando.
- Per lo stoccaggio delle munizioni , il percorso era un po' "tortuoso". Si vede la ferrovia a scartamento ridotto, segnato in blu. Per accedere al corridoio interno dove ipoteticamente c'erano le riservette bisognava usare il percorso non rettilineo.
- Anche la sala macchine , è accessibile solo dall'esterno.
Per ora è proprio tutto e visto che non sono solito auto-fotografarmi , invio un saluto almeno da parte dei compagni di queste numerose visite.
[attachment=1:2gaiyys2]23 Penzo P1100209.JPG[/attachment:2gaiyys2]
[attachment=0:2gaiyys2]24 P1100210.JPG[/attachment:2gaiyys2]
Saluti![]()

comunque al secondo piano , abbiamo solo trovato una serie di stanze polverose ma vuote ,
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