Io in teoria potrei darti dei consigli in quanto di armi da tiro e propedeutiche in cal. .22 ne ho viste fino allo sfinimento....
Però alla fine quello che conta in chi acquista un'arma per usarla occasionalmente è l'estetica e la P22 ha il vantaggio di somigliare moltissimo alle sorelle "maggiori".
Ci sono ottimi prodotti sul mercato, chi si ricorda la gloriosa Beretta Mod 76? Al tiro a Segno la usiamo ancora e continuiamo a rastrellare tutte quelle che i privati ci cedono, visto che è uscita di produzione da un bel pò. Piuttosto robusta e con un discreto scatto è capace di fare rosate di 5 cm a 25 metri in mano ad un buon tiratore.
Tornando a modelli più recenti ricordo la Beretta 89, molto accattivante come look (si rifaceva alla base della 92) ma insufficente come resa al tiro, oltre ad essere laboriosissima da smontare...
Mi pare che adesso ci sia sul mercato la nuova "release" col nome di Mod U22 Neos, molto futureggiante ma per me completamente sconosciuta, non mi esprimo.
http://www.berettaweb.com/armi/Beretta% ... 281%29.htm
Dovendo trovare un'arma per sostituire quel gran muletto della 76 per il noleggio e le prove di tiro ho deciso diversi anni fà* di far acquistare al poligono un modello della Browning, questo in dettaglio:
http://www.browningint.com/it/products/ ... =051407490
Ne abbiamo prese un paio e devo dire che sono molto soddisfatto del prodotto, fino ad oggi hanno macinato molte decine di migliaia di cartucce ed a parte l'usura del fusto in lega e dell'ammortizzatore dell'otturatore continuano a fare il loro dovere. Certo non sono dei mostri di precisione ma sono molto facili da usare e maneggiare e fatte con pochissimi pezzi.
Per quello che riguarda l'affidabilità* del .22 Long Rifle nelle semiautomatiche confermo che c'è il potenziale pericolo che la munizione di inceppi in fase di alimentazione ma dalla mia esperienza posso dirti che quando questo avviene dipende dall'incuria del proprietario dell'arma. Le fecce in primo piano, accumulandosi nella prossimità* del vivo di culatta e della faccia otturatore posso arrivare ad impedire la completa chiusura dell'arma ed il conseguente blocco della stessa.
Altro elemento critico è il caricatore: deve essere trattato con molta attenzione perché è il "cuore" della pistola automatica, qualsiasi calibro sia. Saltuariamente và* smontato e lavato facendo attenzione a come gestire la molla dell'elevatore ed a non bestemmiare troppo. Se cade e si piegano le labbra di alimentazione è un bel casino, và* tutto a farsi benedire, per cui, occhio!
Ho provato la Walther P99 ma queste nuove armi in polimero caricato mi lasciano molto freddo, sono molto "giocattolose" ed anche se affidabilissime non hanno il "calore" ed il "corpo" di un bel fusto fucinato in acciaio!
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