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Discussione: “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militare”

  1. #1

    “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militare”

    Un libro che non può mancare nella biblioteca dell'appassionato di fortificazioni!
    Edito dall'Associazione Culturale ITALIA, 20% di sconto per i forumisti WW!

    Scheda "Storia delle fortificazioni e dell`architettura militare", del Maggior Generale Enrico Rocchi - Volume 1 Dalla preistoria al Medioevo, Volume 2 Dall`era moderna al Novecento



    "Fra le diverse parti dell`arte della guerra, la fortificazione è, senza dubbio, quella che riveste forme più complesse. Nel contenuto si collega all`architettura della quale rappresenta un ramo speciale ed autonomo, mentre pel carattere e per lo scopo è una manifestazione delle esigenze di guerra ed il riflesso delle condizioni militari dell`epoca. La sua evoluzione attraverso la storia segue di pari passo quella dei mezzi d`offesa e i suoi ordinamenti rispecchiano fedelmente lo stato della società*. Rozza ed austeramente militare presso le popolazioni costituite ancora in tribù, è splendida ed imponente nei grandi imperi dell`antichità*. Frammentaria e disseminata nel periodo feudale, assorge nuovamente a concetto di Stato nelle cinte murate dei Comuni medioevali. Ricca di bellezza artistica durante il Rinascimento, tende in seguito ad assumere forme rigidamente militari in relazione alle condizioni sociali dell`epoca moderna. La costituzione delle monarchie d`Europa ed il conseguente assetto degli eserciti, definitivamente sottratti alle vicende delle Compagnie di ventura, arrecano cambiamenti sostanziali nell`arte della difesa. La fortificazione non è più esercitata da architetti civili, come nell`antichità*, nel medioevo e nel Rinascimento. Devoluta a corpi tecnici speciali, acquista una personalità* tutta propria".



    Così il Maggiore Generale Enrico Rocchi apriva la sua monumentale opera sulle fonti storiche dell`architettura militare, arricchita da ben 359 figure intercalate nel testo, stampata nel 1908 e ormai introvabile. Questa ristampa anastatica non soltanto mette a disposizione dello storico militare e dello studioso di fortificazioni un`opera ineguagliata, analizzante l`architettura militare dai nuraghi alle opere greche e romane, dai castelli feudali alla fortificazione bastionata rinascimentale, alle fortezze e cittadelle del Settecento, ai campi trincerati e alla fortificazione poligonale sino alle torri corazzate delle fortezze in calcestruzzo, ricostruendo anche diversi famosi assedi (da Siracusa a Malta, da Ostenda a Port Arthur) e le vite dei più noti ingegneri militari, ma è anche da considerarsi un vero e proprio catalogo di molti tra i più importanti Beni Culturali italiani.

    F.to 14x21, brossura, 550 pagine totali, 359 illustrazioni in b/n nel testo, costo dei due volumi indivisibili Euro 58,00.
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  2. #2
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    Re: “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militare”

    Gran bel libro, quando me lo mandi? Complimenti!

    Alfa
    Per aspera ad astra

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Re: “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militare”

    Questo è un qualcosa che potrebbe colmare alcune mie lacune, ci farò un pensiero sicuramente.
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Re: “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militar

    Il pensiero l'ho fatto ed il libro è in fase di "digestione".
    Bisogna dire che ci troviamo di fronte ad un testo il cui autore è padrone dell'argomento ma non fa molto per renderlo interessante. Potrebbe sembrare una stroncatura ma non lo è, si tratta quasi di un manuale tecnico e perciò non c'è troppo spazio per la "verve descrittiva", non è un romanzo.
    Rimane comunque utile per capire certe scelte costruttive e farsi un poco di cultura sull'argomento.
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  5. #5

    Re: “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militar

    Bella recensione del libro sulla prestigiosa rivista "STORIA Militare" di marzo:

    Magg. Gen. Enrico Rocchi, STORIA DELLE FORTIFICAZIONI E DELL'ARCHITETTURA MILITARE (2 voll. a cura di Andrea Lombardi), Genova, Associazione Italia, 510 pagg. in totale, cm 14 x 20,5, oltre 350 illustrazioni in b/n, Euro 58,00

    Questa monumentale opera è la pregevole ristampa anastatica dei due volumi dallo stesso titolo - originariamente pubblicati nel 1908 - realizzati da Enrico Rocchi, all'epoca maggiore generale dell'Arma del Genio. Da lungo tempo introvabile, il doppio volume del Rocchi costituì - sin da subito - un'autentica pietra miliare nella letteratura specificatamente riferita alla tecnica e all' "arte" stessa delle fortificazioni e, ormai ad un secolo dalla sua iniziale pubblicazione, mantiene inalterato il suo indubbio interesse e la sua fondamentale validità*.
    L'approccio all'argomento è sviluppato dall'autore in forma organica, e il primo tomo, dopo una doverosa introduzione ai concetti fondamentali della materia, prende in esame le prime fortificazioni megalitiche sarde e di ambito greco, per poi approfondire più nel dettaglio le forme e gli impieghi dell'architettura militare nel mondo ellenistico, romano e tardoantico. Grande risalto è poi accordato, ovviamente, alle fortificazioni dell'era medioevale mentre - con il secondo tomo - viene valutata in tutti i suoi aspetti l'evoluzione delle opere fortificate, in relazione al sempre più preponderante ruolo delle artiglierie, tanto in funzione difensiva quanto ossidionale.
    Sarebbe però limitante considerare questi due bei volumi un semplice "catalogo" di forti, castelli, bastioni e opere difensive: l'autore rivolse all'epoca grande attenzione anche all'opera dei principali architetti militari, come pure ai più importanti assedi della storia medioevale e moderna, approfondendo le vicende biografiche e professionali di un gran numero di personalità* di spicco nel campo progettuale e gli aspetti strategici ed operativi di vicende storiche spesso di grande rilevanza proprio per il ruolo in esse ricoperto dalle opere fortificate.
    Risulterà* quindi interessante per il lettore ripercorrere quella che era, all'inizio del secolo XX°, la valutazione dell'excursus tecnico e militare delle fortificazioni considerate non quali entità* fini a sé stesse, ma come parte integrante di sistemi difensivi che - via via aggiornati nel tempo - mantennero la propria validità* sino agli anni che precedettero il primo conflitto mondiale. In questa ottica, il secondo volume si chiude con una concisa ma ancor oggi attuale sintesi storica finale sulla ragion d'essere e sulla funzione delle opere difensive nell'ambito militare e architettonico dal V° al XIX° secolo della nostra era.
    Trattandosi di una ristampa anastatica, il corredo iconografico è quello dell'edizione originale dei due volumi del Rocchi e i numerosi disegni al tratto, schemi, cartine, rilievi e schizzi prospettici non soltanto consentono una percezione visiva di ottimo livello di quanto descritto nei testi, ma beneficiano anche dell'indubbio fascino che solo una grafica rigorosamente manuale (ed oggi pressoché dimenticata) consente di proiettare tanto nella parte razionale quanto in quella "immaginaria" della mente dei lettori di questa ancor oggi interessantissima opera.
    Entrambi i volumi della Storia delle fortificazioni e dell'architettura militare attribuiscono notevole risalto all'ambito nazionale della materia, e le numerose opere fortificate realizzate in Italia sino alla fine dell'Ottocento sono quindi descritte con notevole approfondimento e profonda passione: sotto questa veste, l'interessante lavoro del Rocchi oggi riproposto agli appassionati costituisce quindi anche un indubbio e tutt'ora attuale apporto alla valorizzazione di un asset architettonico e militare, spesso negletto e trascurato, facente parte a pieno titolo del patrimonio storico-culturale del nostro paese,

    M.B.
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