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Discussione: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

  1. #11
    Collaboratore L'avatar di EnzoLuca
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Anch'io non avevo visto questo post.
    Veramente un bel libro! Finito di leggere ancora prima di essere arrivato a casa.
    Grazie Piero.
    Ciao. Enzo
    "Non abbiate paura"

  2. #12
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Citazione Originariamente Scritto da j.reb
    salve piesse sono una new entry e guardando un po qua un po la nel forum ho trovatoquesta discussione per me molto interessante.Anche da me a Vernio ha combattuto la 34° e ti sarei grato se mi potessi dire dove posso trovare il libro .scusate se non è proprio il posto giusto dove fare queste comunicazioni.G
    Ciao j.reb.
    Il libro lo puoi trovare alla Libreria Belforte di Livorno, anche via internet.
    La Belforte è anche l'editore di questo libro.
    Lo trovi anche su vari negozi online, basta che metti nel motore di ricerca Il prezzo della Liberta oppure Bruno Fulceri che è l'autore.

    Io ne avevo un bel po' di copie, una ventina, che mi aveva dato lui stesso, l'amico Bruno, che non so perché in qualche post sopra ho chiamato Franco. Boh....

    Io non ne ho più, forse una oltre alla mia, e purtroppo Bruno non potrà più fornirmene e neppure continuare a fare ricerche e pubblicazioni, come avevamo programmato, perché purtroppo lo scorso 15 agosto è deceduto in seguito a complicazioni post operatorie.
    Aveva solo 59 anni.
    Prendo l'occasione per fargli un saluto......

  3. #13
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Citazione Originariamente Scritto da kilroy
    ciao, conosco il libro, che è interessante e fatto bene. Solo una precisazione sui Nisei: il battesimo del fuoco in Toscana lo ebbero solo quelli del 2° e 3° battaglione del 442 RCT, quelli del 100° battaglione (che prendeva il posto del 1°) avevano combattutto aggregati all 34^ già* dal Volturno.
    sì, vero, lo sapevo ma non ho specificato bene.
    Ti ringrazio per la precisazione.

    Citazione Originariamente Scritto da kilroy
    Ripeto un aneddoto che avevo già* postato da qualche parte: una ventina di anni fa, vicino a San Vincenzo, conobbi un'anziana signora che ancora non si capacitava di come i giapponesi stessero con gli americani e i russi (presuno si si riferisse ai turcomanni della 162^ divisione, ma magari si ricordava di qualche polacco) stessero coi tedeschi: allora non eravamo stati gli unici, noi italiani, a cambiare alleati! Uno spasso, e non ci fu modo di farle cambiare idea.
    Ciao
    Si anch'io ho sentito spesso parlare qui a Cecina dei russi che stavano coi tedeschi; ma quasi sempre chiamati "mongoli", anche mio padre quando racconta di quei tempi, dice spesso i "mongoli" e dice anche che non erano tenuti in grande considerazione da tedeschi "veri"; infatti mentre i tedeschi lui ricorda che giravano armati, questi "mongoli" quando non erano in servizio, erano senza armi, perché secondo i suoi ricordi i tedeschi non si fidavano troppo di loro: tendevano ad ubriacarsi e armati potevano diventare pericolosi, anche nei rapporti con la popolazione; diciamo che gli Ufficiali Germanici ci tenevano all'"ordine pubblico".

    Mi racconta spesso, mio padre, che una sera tre di essi entrarono in casa loro, un podere di contadini, mio padre aveva all'epoca 15 anni, vollero dapprima del vino, poi un po' ubriachi, cominciarono a chiedere "le segnorine"; c'erano in casa un paio di ragazze di 18-20 anni, cugine di mio padre, che ovviamente cominciarono ad impaurirsi; tutti erano un po' impauriti, sempre tedeschi erano, ma lo zio Riccardo, ex artigliere della grande guerra, prima provò con le buone, poi si in...zò proprio e, come si dice da noi, li prese per le "trombe del c..o" e li buttò fuori, a pedate fece loro ruzzolare la rampa delle scala.
    Non so se avete presente i poderi toscani, con la scala esterna....
    Fu aiutato, oltre che dal suo fisico robusto, dal fatto che i tre erano visibilmente alticci e traballanti sulle gambe.

    Comunque quando questi, ammaccati in fondo alle scale, se ne andarono ma sbraitando e minacciando per l'indomani terribili rappresaglie "noi domani tornare con camerati...pum....pum..." e via dicendo, tutta la famiglia non è che passò la notte serena, la paura c'era e come....

    Ma visto che l'indomani non successe niente, lo zio prese coraggio e per non far vivere i familiari nell'angoscia, tramite conoscenze e amicizie riuscì a sapere qualcosa: non solo i "mongoli" non tornarono coi camerati, ma i tre malcapitati, rientrati all'accampamento in quelle condizioni erano stati rudemente maltrattati dall'ufficiale responsabile, sia per lo stato di ubriachezza che per aver infastidito dei civili senza ragione, e spediti direttamente più a sud, dove allora era la prima linea.

    Per la cronaca; la 162 Divisione Turkmenistan, alla quale fu affidato un settore della linea difensiva nella zona di Follonica-Riotorto, sulle prime colline, fu la responsabile della sfondamento alleato, che senz'altro sarebbe riuscito ugualmente, però in quel caso si creò immediatamente una falla centrale che di fatto vanificò la resistenza di reparti ben più agguerriti, che dovettero precipitosamente ripiegare per non trovarsi imbottigliati.

  4. #14
    Collaboratore L'avatar di EnzoLuca
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Citazione Originariamente Scritto da piesse
    Bruno non potrà* più fornirmene e neppure continuare a fare ricerche e pubblicazioni, come avevamo programmato, perché purtroppo lo scorso 15 agosto è deceduto in seguito a complicazioni post operatorie.
    Aveva solo 59 anni.
    Prendo l'occasione per fargli un saluto......
    Mi dispiace molto. Era ancora giovanissimo.
    Ciao. Enzo
    "Non abbiate paura"

  5. #15
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Piesse, porgo a te le mie condoglianze per la scomparsa di Bruno, anche se tardive.
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  6. #16
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Io non conoscevo Bruno ma mi dispiace molto anch'io so cosa significa perdere un grande amico.
    Grazie peil suggerimento, a buon rendere.
    Gianni.

  7. #17
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    Re: Il prezzo della libertà* - Diario di Guerra 34^ ID USA

    Mi aggrego anch'io, anche se tardivamente,al saluto per Bruno. Abbiamo perso un ricercatore che ancora poteva donarci resoconti inediti sulla storia d'Italia ancora sconosciuti. Mi procurerò al più presto il libro,che non conoscevo,poichè i " Red Bull "sono i miei preferiti nelle ricerche storiche...il mio avatar parla chiaro...

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