Questa parte sulle colonie č veramente interessante.
Nel girare in rete ho trovato la colonia Chiavari che per l'epoca era veramente "moderna".
Artefice dell`opera č l`ingegnere Camillo Nardi Greco, che aveva esordito professionalmente alla fine degli anni Venti nel capoluogo ligure.
Il 28 ottobre 1935, a poco pių di quattro mesi dall`inizio dei lavori, viene portata a termine la Colonia marina, detta Fara, sull`arenile di Chiavari. La nuova costruzione commissionata dalla Federazione provinciale genovese del P.N.F. per ospitare nei mesi estivi i bambini bisognosi di cure marine, si inserisce a pieno titolo nella politica sociale di educazione e assistenza all`infanzia tenacemente sostenuta in quegli anni dal Fascismo.
Espressione tra le pių moderne dell'epoca in Italia sul piano della concezione architettonica, la Colonia marina di Chiavari si mostra sorprendentemente all'avanguardia anche per quello che riguarda l'impianto distributivo e i servizi interni, organizzati con criteri funzionali. L'edificio, che raggiunge i 43 metri di altezza, si compone di due corpi differenziati: uno inferiore, a sviluppo orizzontale disposto parallelamente alla battigia, organizzato su due piani, contenente i servizi e i locali ad uso comune (ÂŦricreatorioÂŧ, sala mensa, palestra); e il corpo superiore, una torre "lamellare" di nove piani, otto dei quali destinati a dormitorio, per una capienza complessiva di 400 bambini (una camerata unica con 50 letti per ogni piano) e l'ultimo, con una terrazza panoramica continua coperta da una pensilina, adibito a infermeria.
Il principio moderno di corrispondenza tra funzione e forma trova puntuale riscontro nell'applicazione dei pių elevati standards dimensionali e tecnici. Le ampie superfici vetrate della torre, realizzate con una finestratura a nastro per ogni piano, permettono un'adeguata insolazione e una ventilazione permanente.
(da sito regione Liguria)



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