slogan fascismo

[silent brother]

Ottimo lavoro davvero! Bellissime integrazioni!

MUSSOLINIA DI SARDEGNA
Idrovora di Casa SASSU
(Fotoarchivio Regione Sardegna)
Ancora esistente, con ancora qualche fascio sfuggito all'epurazione...

Ciofatax, è possibile avere una qualche foto recente della struttura?

[cocis49]

Integrazioni interessanti

Quoto la richiesta di silent con la speranza di ......................

[silent brother]

Altra pagina.... altro regalo!

Messina.
Un palazzo di cui non so nulla, ma sul bassorilievo sono visibili sulla sinistra, dei riferimenti alla Romanità*, mentre sulla destra si riconosce il corpo di un fascio. Purtroppo non sono riuscito a fare di meglio come fotografia, perchè mi trovavo sul traghetto in movimento poco prima di attraccare al molo di Messina.....

[attachment=1:36xsqjxe]messina (1).JPG[/attachment:36xsqjxe]
[attachment=0:36xsqjxe]messina.jpg[/attachment:36xsqjxe]


Sant'Agata di Militello (ME).
Ex sede dell'"Opera Nazionale Maternità* Infanzia", ora sede della Croce Rossa locale.

[attachment=3:36xsqjxe]Omni.JPG[/attachment:36xsqjxe]
[attachment=2:36xsqjxe]Omni (1).JPG[/attachment:36xsqjxe]

Spinto dalla curiosità* per un argomento così interessante come quello degli slogan del Ventennio, epoca che del resto è fuori dal mio periodo di interesse abituale, avrei alcune domande, spero non troppo banali, per gli appassionati, tanto per inquadrare un po' anche storicamente la materia che è stata così ben documentata in questa discussione:

1) Fino a che epoca si usarono gli slogan tipici su edifici pubblici e privati con le tipologie viste in questa discussione, o meglio con che delimitazioni temporali? Di sicuro fino all'entrata in guerra dell'Italia nel giugno 1940, ma nel periodo tra quest'ultima data e il 25 luglio '43, negli anni di guerra insomma, la loro diffusione fu la stessa o diminuì?

2) Durante la R.S.I. si riprese la diffusione di slogan simili?

3) La produzione di queste scritte sui muri degli edifici era esclusivamente regolamentata dall'alto o era anche lasciata, se così si può dire, alla "libera iniziativa privata"? Mi spiego meglio: poichè molte scritte sussistono su edifici privati, il proprietario di una qualsiasi casetta, magari di zelante fede fascista, poteva fare dipingere sul suo muro una frase qualsiasi del Duce a suo piacimento, o doveva casomai proporsi per l'iniziativa alla locale sede del partito attendendone l'approvazione ecc.

Ciao Festungartillerie, le domande che poni sono molto interessanti, ma purtroppo non so risponderti con precisione. A parte qualche libro sull'argomento architettura del periodo fascista, non ho altra documentazione.....
Spero comunque che ci sia qualcuno che possa dare una risposta a queste tue interessanti domande!

[daniele1955]

Penso che la paternità* di questa iniziativa (le scritte sui muri) sia da attribuire
ad Achille Starace.
Insediatosi come segretario del partito nel 1931 emanò una serie di direttive tese a rendere
più "virile" il popolo e a far entrare di più il partito nella vita quotidiana
degli italiani.
Fra quest' ultime quella di scrivere sulle facciate delle case motti attribuiti a Mussolini.

[MAB]

Tanto x vedere come vengono tenute bene le opere fatte nel ventennio vi posto la SCALINATA LITTORIO ,situata in via Erevan creata x permettere agli abitanti delle case popolari (costruite sempre dal Duce ) di Codena località* Canaletto di recarsi a Carrara. Il sentiero è segnalato da una targhetta nuova del CAI.....ma almeno vedessero dove mandano le persone a camminare......

[silent brother]

Era una scalinata con la "S" maiuscola!

[cocis49]

Interessanti integrazioni.

La prima immagine di questa scalinata faceva supporre che fosse almeno tutta così, ma vedendo le altre...................................che tristezza è un peccato che qui da noi molte opere sono lasciate in completo abbandono e se oggi riusciamo ancora a vederle malgrado tutto è perchè con tutta probabilità* sono state costruite molto bene e quindi resistono

[silent brother]

Interessanti integrazioni.

La prima immagine di questa scalinata faceva supporre che fosse almeno tutta così, ma vedendo le altre...................................che tristezza è un peccato che qui da noi molte opere sono lasciate in completo abbandono e se oggi riusciamo ancora a vederle malgrado tutto è perchè con tutta probabilità* sono state costruite molto bene e quindi resistono

Esatto!
Un'opera moderna non credo resisterebbe allo stesso modo nel tempo, negli anni e senza manutenzione!

[MAB]

Ciao ragazzi, riguardando le foto oggi mi sono accorto che nei ceppi c'è scritto GRADINATA ( sorry ) e in basso s' intravede ANNO VII, quindi è del 1928...... le cose fatte una volta resistono tutt' oggi perché erano fatte per uno scopo e non come oggi x intascare fondi europei e mangiarci il più possibile sui materiali ecc. .......scusate l' O.T.

[ciofatax]

Ciao, mi impegno a farvi avere foto decenti della idrovora, questa è belle ed è del Comune di ARBOREA (MUSSOLINIA).
Io mi fermo sempre di fronte, dove ci sono i bunker del caposaldo CASE SASSU e il cippo che ricorda la 560 BATTERIA G.A.F. che fu lì dal 42 al 44..

Più che una idrovora sembra..UN BUNKER...