Ho interpellato l`amico Giuseppe (dijo) chiedendogli di recarsi a Pomezia per scattare la foto della tomba di Hans; ho discusso con lui e riporto una sintesi delle sue considerazioni e di alcune note tratte da libri in suo possesso:
Come moltissimi altri caduti ad Aprilia/Carrocceto Hans può essere finito nella prima mattinata sotto i colpi degli 800 aerei che hanno battuto la testa di ponte fino ai colli sulle linee di rifornimento, accompagnati successivamente dai colpi di 224 pezzi di artiglieria e dal fuoco dei grossi calibri delle navi alla fonda. Si racconta che le navi si erano avvicinate il più possibile alla riva tanto da far vedere i rivetti delle murate.
Diversamente Hans può essere caduto nei successivi combattimenti della giornata, con molta probabilità* ancora sotto il fuoco dell`artiglieria navale e di terra che, in meno di 10 minuti, diretta da ricognitori alzati da una pista di fortuna creata sull`attuale poligono di Nettuno, interveniva su qualsiasi assembramento individuato a terra.
lo spettacolo in quei luoghi descritto nei libri...
.i camion scaricavano giovani di notte.. in zone dove già* erano stati bombardati i rincalzi precedenti....le collinette e i dossi più tutta la pianura intorno avanti e dietro Aprilia erano cosparse di corpi ..pezzi di corpi...rottami e pietà*!.. dall'altra parte non se la passavano meglio.. in buche.. piene di fango piattole squallore e morte..
e ancora..
.la pioggia battente e continua sulla pianura crea dei piccoli fiumi che scorrendo scoprono tombe provvisorie poco profonde.. portando alla luce ora un braccio proteso ora uno stivale..
..vennero letteralmente fatti a pezzi (commentò un osservatore inglese.. crauti dappertutto) concentramenti di truppe intorno alla "strada vicolo cieco".. da quel giorno denominata viale dei birilli..(una mattanza)..
[attachment=3:3iu1gted]foto 62.jpg[/attachment:3iu1gted]
( un giornale dell`epoca conservato dai genitori di Hans )
Mi piacerebbe portare un giorno un saluto personale sulla tomba di questo non più sconosciuto ragazzo e cogliere così l`occasione per recapitargli questo scritto di una lontana Emma che il destino non gli ha mai fatto arrivare....
[attachment=2:3iu1gted]Foto 63.jpg[/attachment:3iu1gted]
( il Feldpost ritornato a Emma con la scritta caduto )
[attachment=1:3iu1gted]Foto 64.jpg[/attachment:3iu1gted]
(lo scritto di Emma )
Rimbach, 20.02.1944
Caro Hans!
Oggi è Domenica e ho il tempo di inviarti un paio di righe.
Caro Hans, come stai? Spero che tu sia in buona salute. Domani ti spedirò un pacchetto con dolci e salciccia, che tu sicuramente gusterai.
Da noi è ancora inverno. Ha nevicato una volta e da allora, abbiamo solo pioggia e fango.
Come è il tempo da voi? Sicuramente splende il sole.
Caro Hans, è un po` di tempo che non ricevo posta da te. Spero che questo non duri a lungo, perché sono molto contenta di ricevere i tuoi saluti e i tuoi baci.
Martedì faremo una piccola gita con la Scuola e andremo a Hailer passando da Gelnhausen.
Noi abbiamo due insegnanti, di cui una è stata trasferita là* e vogliamo andare trovarla.
Quasi ogni sera vado da Pauline, che mi sta sferruzzando un pullover.
Come sarebbe bello se tu fossi qua.
Per oggi ti invio Molti cordiali Saluti e Baci.
Dalla tua Emma.
[attachment=0:3iu1gted]Foto 65.jpg[/attachment:3iu1gted]
( Emma )



Rispondi citando





