
Originariamente Scritto da
Centerfire
Quoto quanto scritto da Andrea, è l'ora che veniamo considerati come esseri senzienti capaci di ragionare sulle proprie azioni e prenderne le rispettive responsabilità*, come già* accade in nazioni più illuminate della nostra in merito di armi.
Ve lo dice uno che ha iniziato a giocarci all'età* di 4 anni fino a quando dai 15 ha iniziato l'attività* agonistica nel Tiro a Segno. Pratica che porto avanti tutt'ora aggiungendovi impegni come tecnico e dirigente.
Anche nella mia famiglia si praticava la Caccia, con la C maiuscola, e questa attività* mi ha insegnato ad amare e rispettare la natura e tutti i suoi elementi. I più dimenticano che per essere dei veri cacciatori e non degli sparacchiatori a caso occorre una cultura dell'ambiente e dell'ecosistema che và* ben oltre degli ecologismi della domenica. Cultura passata di padre in figlio nei tempi passati ed oggi assicurata per legge.
Teniamo a mente che purtroppo ma madre degli stupidi è sempre incinta e questa categoria impregna la nostra società* in qualsiasi campo e livello, anche nella Caccia, penalizzando la sua immagine presso il pubblico. Non possiamo più deportarli, per cui tocca tenerceli...
Per quanto riguarda il "tappo rosso" perché dobbiamo continuare a distinguerci dalla altre nazioni come per il 9 Para?
Visto che gli altri non si accoppano con le softair direi che anche noi italiani siamo abbastanza maturi da essere lasciati liberi di gestirle come intelligenza ci dice (e qui torniamo al discorso dell'uso del cervello e delle responsabilità*).
Spero che l'iniziativa portata avanti da Edoardo Mori possa arrivare a generare delle leggi moderne ed applicabili, oltreché comprensibili per tutti, forze dell'ordine comprese, per la tutela della sicurezza e dei diritti di chi si rapporta con le armi, per lavoro o per diletto.