Legislazione sulle armi, novità* in vista?

[silent brother]

ciao ragazzi, sono solo io che si chiede cosa ne sara' del valore delle armi in 9x21mm se si potranno avere in 9x19mm
e delle quotazioni di queste ultime quando tutti i malati di ex ordinanza partiranno alla ricerca di "calibri originali"?
meditate gente meditate.

Su questa cosa, pure io mi sono posto qualche domanda....
Credo che sarà*, più o meno, la stessa storia che è stata per la "liberalizzazione" del 45ACP a danno del .45HP, di qualche anno fa.... Comunque ho potuto constatare che nonostante tutto, alcune armi in cal .45HP avevano comunque mantenuto un valore relativamente alto e quasi invariato.

[Centerfire]

Quando leggo che per alcuni la violenza è generata dall'alto numero di armi da fuoco e bianche in circolazione rimango incerto se ridere divertito o piangere sconsolato...
Attribuire a questi oggetti un potere malefico che ha il sopravvento sulle deboli menti dei succubus mi porta alla mente racconti di avventure e magia nera...
Purtroppo la realtà* è ben diversa, la storia prima e la cronaca adesso lo dimostrano in modo chiaro: quando dietro ad ogni azione vi è una volontà* delittuosa il risultato è tristemente scontato (escludendo eventi accidentali che capitano in qualsiasi situazione e contesto...). Il mezzo usato per portare a termine l'intento quò essere qualsiasi, anche la cosa più innocente di questo mondo, ritorniamo al discorso della maturità* e responsabilità* di come la vita viene vissuta e gestita.
Tanto per fare un pò di cultura spicciola: fra le arti marziali giapponesi vi è pure quella che usa il ventaglio!
Tecnica molto sofisticata insegnata anche alle dame di corte ma soprattutto ai dignitari che all'interno del palazzo reale non potevano portare armi ma che avevano la necessità* di difendersi dagli attacchi dei sicari.
Ecco una piccola descrizione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Tessenjutsu

Tanto per citarne una... per cui, non offendete l'intelligenza di chi legge, i démoni occorre cercarli altrove...

Spero che Mori riesca ad arrivare in fondo a questo difficilissimo impegno, ad onta dei "cacciatori di streghe" presenti nel nostro sistema governativo....

[The blade]

mah...leggendo i post di u03205 noto parecchia utopia e, senza offesa, scarsa conoscenza dell'argomento. Il tuo discorso sarebbe valido se ti riferissi alle armi illegali. I delinquenti se ne fregano altamente del porto d'armi o delle clausole cervellotiche che appestano le nostre leggi in materia. Se poi una persona esce fuori di testa ed è seriamente intenzionata a fare del male a qualcuno, può usare qualsiasi mezzo indistintamente, anche un ombrello (ti ricordo il caso della ragazza uccisa avvenuto nella metropolitana di Roma) . Per quanto riguarda la caccia, pur non essendo cacciatore, ti posso dire che se è praticata con intelligenza e buon senso, paradossalmente rappresenta un bene per la flora e per la fauna. Il vero cacciatore ovviamente ha tutto l'interesse che ci siano spazi verdi, riserve, natura incontaminata e fauna selvatica e farà* di tutto per proteggere questo tipo di ambiente. Comunque quando si toccano questi argomenti si entra sempre in temi delicati. Io rispetto tutte le opinioni ma, prima di arrivare agli estremi, bisognerebbe informarsi e non fermarsi alle ideologie e ai preconcetti che purtroppo molto spesso condizionano la nostra vita.
Un saluto
Andrea

[novantaun]

Discussione animata, come d'altronde il tema richiede! Mi sembra di ricordare che già* nel 1400 il poeta Francesco Petrarca diceva che le armi di per sé non sono né buone né cattive, buono o cattivo è chi le usa: si può tenerle semplicemente per collezione, si può andare in poligono a sparare, si può essere costretti ad usarle per difesa personale e della Patria (necessità* che a noi è stata risparmiata, ma non ai nostri nonni e bisnonni). Quanto al loro uso malvagio, altri han già* detto (e concordo) che uno che vuol far del male ad un'altro può servirsi anche dell'oggetto più innocente.
Per quanto riguarda la legge proposta, spero che vada in porto, perché è troppa, e decisamente esagerata rispetto alla loro pericolosità*, la severità* verso le comuni armi bianche.
Un'ultima cosa volevo aggiungere sulla caccia: non sono cacciatore, ma conosco un pò quel mondo ed ha regole scritte ben precise, a cui molti cacciatori aggiungono un forte rispetto per la natura ed un codice d'onore personale.

[milit73]

a tutti,

" ...le armi di per sé non sono né buone né cattive, buono o cattivo è chi le usa... "

Parole rubate dalla mia bocca e che quoto pienamente.

Ciao
Michele

[stecol]

Lasciando da parte polemiche e contropolemiche, per ritornare al tema del topic: se e quando il nuovo testo unico uscirà* sulla G.U. me lo leggerò attentamente e lo confronterò con quanto abbiamo attualmente.
Solo a quel punto saprò se ritenermi soddisfatto o meno.

Ciao
Stefano

[Klaus]

Normalmente il problema si pone, tra gli addetti ai lavori, in altri termini.
Posto che la norma penale è sempre l'ultma spiaggia, l'estremo baluardo elevato dallo Stato a difesa di beni interessi di rilievo costituzionale da difendere da aggressioni o dalla messa in pericolo (vita, incolumità*, ordine pubblco, patrimonio, libertà*.... etc etc...), non si comprende quali beni interessi sarebbero tanto gravemente aggrediti o messi in pericolo dall'assenza del tappo rosso o dal mero possesso del bossolo di 9 para, da consentire e giustificare una imputazione penale.
Si può bene tutelare l'ordine pubblico depenalizzando anche certe altre condotte bagatellari che non sono indice di personalità* proclivi al crimine, ma solo, ad esempio, di sbadataggine (si pensi al trasferimento non denunciato di un'arma, regolarmente detenuta, da una residenza all'altra o il possesso di una cartuccia in più rispetto a quelle denunciate...).

Depenalizzare non vuol dire rinunciare a punire: si può anche comminare una sanzione amministrativa.
Mi spiego: se trasferisco la mia residenza e non faccio annotare il cambio di abitazione su patente e libretto dell'auto, rischio una antipatica sanzione pecuniaria. Ok. Ben fatto: è giusto: devo consentire a chiunque, dopo aver letto la mia targa, di rintracciare davvero e con certezza la mia residenza a tanti scopi, primo fra tutti la responsabilià* civile, amministrativa e penale connessa al possesso ed uso del mezzo.
Perchè, invece, se mi scordo di trasferire l'arma legittimamente posseduta e sono un buon cittadino, devo rischiare l'imputazione di un reato? La legge non potrebbe, piuttosto, obbligarmi a pagare un migliaio di euro di multa e lasciare intonsa e vergine la mia fedina penale? Sono persona più incline al crimine rispetto a chi si scorda di annotare il trasferimento di residenza sulla patente? è garantito il principio di uguaglianza? Boh...
Ritengo che l'effetto deterrente e conformativo dei comportamenti ci sarebbe lo stesso, senza rischiare di rovinare della brava gente... stolta, sbadata, smemorata, ma sempre brava.