I cibi tipici variano, secondo la zona, ma sono tutti poco adatti alla stagione.
In Carso: prosciutto crudo, gnocchi di patate col gulash, strudel di spinaci, stinco al forno con patate, patate "in tecia" (=al tegame) cucinate con cipolla e pancetta soffritte, strudel di mele, palacinke (=omelette con marmellata, cioccolata o noci) e vino Terà*n (rosso, aspro, bassa gradazione).
Verso l'Austria, più o meno lo stesso, a parte il vino.
Lungo la costa: risotto di pesce o scampi, pesce alla griglia, calamari fritti, scampi alla bùsara (col sugo) o alla griglia, vino Malvasia.
Nell'interno dell'Istria: fusi (pasta fatta a mano) con il sugo di gallina, gnocchi con la selvaggina.
Credo di origine più meridionale, ma abbastanza diffusi, tutti cotti alla griglia: raznici = spiedini di carne di maiale; cevapcici = rotolini di carne macinata e pleskavica = stessa pasta, ma schiacciata, tipo hamburger.
Ma ormai si trova quasi dappertutto una cucina più o meno internazionale.
Quello che in genere manca, sono le verdure.
Si trova un po' di insalata, spesso già* condita dal ristoratore, con quantità* industriali di aceto, il solito tris di verdure surgelate, invariato dai tempi della Jugoslavia: patate, carotine e piselli, buone le blitve (credo siano le nostre biete) cucinate con le patate. Di solito si trovano patate fritte.