Ciao a tutti,
ciò che vado a postare di seguito è l'insano frutto della mia mente, quante volte ci siamo dibattuti sulla questione se la cocco fosse stata concepita per il teatro Nord-Africano o no, ebbene, ho pensato perchè non fare una comparazione?
ecco di cosa si tratta, approfittando di questa bellissima giornata di sole, ho preso due borracce, una in alluminio e l'altra una cocco.
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Riempite di acqua fresca fino al collo, a quella in alluminio è stato abbondatemente bagnata anche la copertura in panno.
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Una volta ricomposte sono state esposte al sole, erano circa le 12,00 .
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Dopo circa due ore abbondanti, inizia la verifica, ad un controllo esterno tattile, entrambi le borracce si presentano fresche, ossia non bruciano come altre parti esposte al sole.
Poi prese le borracce, un termometro e due bicchieri di plastica, continua la verifica sulla temperatura dell'acqua contenuta.
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Versata l'acqua, ogni borraccia nel suo apposito bicchiere ho provato la misurazione con il termometro senza risultato in quanto il mercurio non si è mosso dal fondoscala.
Non rimane che saggiare con mano, o meglio con dito la temperatura, l'acqua della cocco risulta tiepida, decisamente poco gradevole a berla, mentre quella contenuta nella borraccia in alluminio risulta abbastanza fresca e bevibile.
La mia personale conclusione è: non credo a monte di ciò che la cocco sia stata pensata per un teatro a particolare clima caldo, ha sicuramente delle doti termiche di preservare la temperatura dell'acqua, ma non così come quelle in alluminio.
Quindi è ancora più chiaro che tale tipologia (la cocco) vede luce in seno ad una politica di risparmio e velocizzazione della produzione (in coincidenza con la produzione equipaggiamento tropicale), ma non nasce per l'Africa.
Mia personale opinione.
Anche se rimarrebbe un'altra prova da fare, ossia, stessa procedura, ma senza bagnare il panno e vedere il comportamento.
Se domenica prossima c'è il sole ripeterò la prova seguendo questa nuova procedura.
Ciao
Roberto

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