[VICENZA] Forte Verena (Monte Verena m 2010)
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Ci sono pochi forti che ritengo indispensabili da visitare. Verena è uno di quelli. Se Montecchio o forte Oga rappresentano una occasione unica per vedere un forte completo in tutte le sue parti , Verena anche se distrutto ha fatto la storia. << Alle ore 3,55 del 24 maggio, il forte Verena con due colpi squillanti , metallici e laceranti che attraversano il cielo azzurro , intona l'inno di Guerra>>
Come ci si arriva:
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Molto facile da raggiungere. Ci sono molti cartelli che guidano il visitatore , in quanto il monte Verena è anche una stazione sciistica.
Bisogna arrivare all'abitato di Mezzaselva e girare a destra verso il monte Verena. La strada porta direttamente all'ampio parcheggio della seggiovia dove si trova anche il rifugio Verenetta per chi vuole anche fermarsi a mangiare.
Si prende la seggiovia che arriva ai piedi del forte, oppure la strada militare.
Caratteristiche architettoniche :
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Prima di tutto mi riallaccio al post di Marcocougars che per primo ha parlato dell'opera e che consiglio di leggere per avere uno spaccato delle problematiche costruttive che sono emerse quando fu colpito dal tiro del 305 Skoda austriaco.
Ecco il link viewtopic.php?f=84&t=13041
Una volta letto tutto con attenzione possiamo tornare a parlare del forte.
Armato con 4 cannoni da 149A in cupole tripartite blindate in acciaio da 180 mm di spessore con un interasse di 10 m , con 2 mitragliatrici in postazioni blindate e un osservatorio corazzato per la sua particolare posizione il forte Verena fu subito definito "il dominatore degli altipiani" .
Qualche notizia storica :
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Fu costruito fra il 1912 e il 1914 e assieme ai forti Corbin e Campolongo faceva parte dello sbarramento Agno - Assa II settore Asiago.
Fu il forte che sparò il primo colpo alle 3 del 24 maggio 1915 verso i forti Verle e Vezzena.
<< Alle ore 3,55 del 24 maggio, il forte Verena con due colpi squillanti , metallici e laceranti che attraversano il cielo azzurro , intona l'inno di Guerra. A distanza di pochi secondi , rispondono da lontano i cannoni di Campolongo e Cima Corbin. >> (U.FAbbri , 1935)
Come ricorda Fritz Weber nel suo celeberrimo Tappe della Disfatta , nei primi giorni di guerra il Verena riuscì ad infliggere pesanti danni ai forti avversari di Busa Verle e Campo Luserna il cui comandante , fortemente provato dopo un bombardamento ininterrotto di tre giorni , il 28 maggio tentò la resa. Vi lascio alla lettura appassionata del libro per sapere come andò a finire quel tentativo di resa.
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Gli Austriaci colpirono l'opera con il mortaio Skoda da 305 di Costa Alta e sfortunatamente una granata penetrò il parapetto antistante la batteria e dopo aver oltrepassato il muro di fondo del locale sottostante la cupola n.3 esplose all'interno del locale stesso causando la morte di ben 44 artiglieri oltre al comandante della fortezza, il capitano Carlo Alberto Trunchetti. (Nella foto assieme al sottotenente Mario Colletti)
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L'evento che ebbe vasta eco sulla stampa nazionale ed internazionale dell'epoca indusse il Comando Supremo Italiano a diramare, il 2 luglio 1915, l'ordine che stabiliva il disarmo dei forti situati nel campo di tiro dei nuovi mortai austriaci.
Travolto dall'offensiva austroungarica del 1916 Forte Verena fu occupato dagli Imperiali il 22 maggio e rimase in loro mani fino al termine del conflitto.
Tour Fotografico:
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Il traversone centrale . Beh! con un po' di fantasia
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Altra immagine del traversone centrale ( sullo sfondo la sala comando) e prima mia foto in HDR
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Gli effetti del mortaio da 305 austriaco.
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Lo stato delle cupole dopo i bombardamenti austriaci
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E la situazione oggi.
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Stato di alcune riservette e locali.
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Stato di alcune riservette e locali.
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Il dominatore degli altipiani , siamo sulla copertura.
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La sala comando
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...e un particolare dei tubi di comunicazione verso le riservette e le cannoniere.
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Alcuni particolari sul traversone
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Alcuni particolari sul traversone
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Gli effetti dei colpi sulla copertura.
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Si può osservare una vista stupenda .
Nella prossima puntata altre 25 foto attraverso la poterna andremo a vedere la casamatta, il cofano di gola e la polveriera.
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Originariamente Scritto da Decca
