Si tratta di un sottufficiale, mi sembra vedere dei galloni ai paramani, di un reggimento lancieri.

La frase scritta si completa così:

Ecco l'effige di chi non ha espressioni per scusare la propria negligenza ciò nullameno ha l'ardire di sperare il perdono

... forse si tratta di un volontario nell'esercito italiano che scrive alla famiglia chiedendo scusa per essersi allontanato senza "l'autorizzazione" e spera nel perdono paterno ...


E' scritta da Cenede (?) ... Ceneda, (con la "a" finale) era invece l'antico nome dell'attuale Vittorio Veneto.

Ciao

F.M.