scusate, ma qualcuno ha scritto "meglio di niente". Non sono d'accordo. Con i soldi che la RAI si prende dal nostro canone potevano anche chiedere la consulenza di qualche storico e coinvolgere magari qualche gruppo di reenactors. La storia è comica e inverosimile, gli attori (Marcorè in primis) hanno l'espressività* e la recitazione di una triglia, Insinna tenta l'imitazione di Sordi (che era un'altra cosa, come lo era Monicelli), l'ambientazione è da agriturismo, per non parlare delle divise, buffetterie, armi, ecc... sforzandomi ho visto metà* della seconda parte ma me ne sono pentito. Ma perchè, mi chiedo, dobbiamo sempre accontentarci in tutto: se non hai i soldi per girare un film bellico decente, fai altro, Insinna è un bravo attore quando recita nelle commedie giallo-rosa. E poi, la sciantosa napoletana con a seguito impresario con mandolino, la giovine mammetta con pupo, la muta traumatizzata che, insieme a quattro panzoni sudati tiene in scacco un nutrito gruppo di nemici sono elementi se non ridicoli .... imbarazzanti. Non è con simili scempiaggini che si onora il ricordo dei soldati italiani o si cancella il fatto di aver vinto una guerra solo perchè l'hanno persa gli altri (che come è noto è diverso dal vincere e basta). Ma questo è ..... il 150° che è arrivato e bisogna pur spendere i soldi del contribuente .... visto poi di che parrocchia è l'amico Marcorè. Scusate lo sfogo e buona giornata a tutti.