Il punzone segnalato da forcean è certamente civile (più che commerciale), sicuramente post-bellico, ed è presente molte volte sulle armi in Germania pre e post belliche, nonchè, in una forma grafica leggermente differente, nelle armi moderne . Se non presente, l'arma non può essere utilizzata nè per sport nè per uso venatorio, ma solo detenuta a scopo di collezione o per esportazione. Infatti, nelle vendite online, le armerie tedesche evidenziano sempre la presenza o assenza di questa bancatura (CIP) e relativo punzone, sulle armi-exordinanza. Ritengo, ma posso anche sbagliarmi, che il 79 posto a destra sia l'anno di bancatura e punzonatura appunto. Il cavallino non lo so, ma posso immaginare che sia una specie di logo dell'ente che ha effettuato la prova di banco, che a differenza dell'Italia, in Germania non è unico.

Questi punzoni non mi rendono perplesso affatto, ma la mia perplessità* nasce dalla differenza di profondità* e usura dei punzoni coetanei e antichi. L'ultimo Waffenamt poi, evidenzierebbe comunque una presenza dell'arma presso l'arsenale del produttore (sebbene anche qui siano evidenti tentativi maldestri di matricolazione). Potrebbe essere che alcune parti siano state riarsenalizzate o inserite e immatricolate ex-novo dallo stesso produttore (prassi comune ad esempio in Russia, sui Mosin). Questo non ne inficia l'originalità*, ma i pezzi presenti non più 'coetanei' ne riducono il valore commerciale. Ovviamente se i pezzi sono post-bellici e immatricolati ad arte (creazione mono-matricola, pratica truffaldina sempre più diffusa negli ex-ordinanza), diventa tutto un altro discorso. Sempre che questo interessi..... Sorvolerei sul fatto che sono in vendità* su Internet copie perfette dei punzoni con Waffenamt, perchè, a parte l'ultimo pezzo evidenziato, non siamo in presenza di punzoni Waa.

Come sempre, beneficio di dubbio e inventario, stante anche la visione 'fotografica'; ma fino a prova contraria, in considerazione che comunque il 'corpo' principale è del 1935, a mio parere, resta comunque un pezzo splendido.

Un caro saluto
Mario

P.S.