ecco un articolo dalle news di oggi di congedatifolgore che avvalla il discorso dei dispersi del fronte russo, molti dei quali sono prigionieri dei campi di prigionia russi li morti e mai restituiti e segnalati.....................e lo abbiamo visto anche con le piatrine qui postate, ma è un altra storia:
IL BERSAGLIERE FRANCESCO VALERI RITORNA A CASA
ROMA- Non era certo contento il bersagliere del Distretto Militare di Roma, Francesco Valeri, quando in una mattina del 1940 si vide arrivare la cartolina rossa per il richiamo alle armi. Lui il servizio militare di leva lo aveva già* svolto nel 1934 ed ora che aveva messo su famiglia e che aveva un figlio di 6 anni doveva ripartire, arruolato nel 3° reggimento Bersaglieri.
Valeri con il suo reggimento finì, come tanti altri commilitoni sfortunati, a combattere sul Fronte russo. Lo fece sicuramente con valore fino a quando, durante i giorni in cui venne praticamente distrutto il suo reparto, finì prigioniero degli avversari e venne imprigionato nel campo n. 56 nella regione di Tambov.
Il 23 febbraio del 1943, dopo alcuni mesi di detenzione, il nostro bersagliere morì di stenti in quel campo, situato a circa 350 km. da Mosca, dove insieme a lui persero la vita altri 4300 prigionieri italiani. La sua salma finì in una delle tante fosse comuni. Per la famiglia, ai fini burocratici e amministrativi, fino a qualche anno fa, egli fu dato per "disperso". Poi i carabinieri dettero ai congiunti la notizia della sua morte.
Ora, a distanza di 67 anni, il figlio Domenico di 76 anni, riavrà* dalle mani del sindaco Alemanno il piastrino di riconoscimento del genitore, ritrovato fortunosamente dall`alpino in congedo Antonio Respighi. Il generale Torre, consigliere dell`Assemblea capitolina, venuto a conoscenza dell`esistenza del piastrino, si è attivato per ritrovare la famiglia del caduto per organizzarne la consegna ai familiari e per coinvolgere l`Associazione Bersaglieri, che sarà* presente con un gran numero di soci e la "Fanfara dell`Urbe", nella cerimonia in cui il Sindaco incontrerà* il figlio del caduto.
La consegna del "piastrino" avverrà* nella mattinata di domenica prossima nel corso della cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato ai caduti del fronte russo, sito sulla via Cassia all`altezza della Tomba di Nerone. Il monumento è stato realizzato, utilizzando una colonna donata dal Comune di Roma, dal "Comitato per Nikolaevka", presieduto da Silvano Leonardi, un altro alpino in congedo.
Per i familiari la cerimonia di domenica sarà* un modo ideale per riavere a casa l`amato congiunto.
aggiungo....spero non sia l'ultimo, ONORE



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