Citazione Originariamente Scritto da Hiss
Rispetto il pensiero di franzroma ma non lo condivido ,stiamo parlando di decalcomanie molto semplici da falsificare ,si falsificano le banconote in modo perfetto e quindi non vedo difficolta per le decal ,ultimamente il coll si sta indirizzando sempre più su elmi"mint"che stranamente sono aumentati in modo consequenziale ,sia chiaro non dico che i mint sono tutti falsi dico che c'è ne sono tanti ,nelle foto d'epoca di elmi senza decal c'è nè in quantita ,sul mercato meno ,si torna spesso su questa discussione ma non se ne viene a capo ,il mio pensiero è che tutto dipende da chi a in mano il pezzo questo fa si che sia buono o non buono ,esempio :io sig rossi devo comperare un quadro d'autore, il quadro è lo stesso propostomi da una nota casa d'aste o da un rigattiere,sono identici ma un domani in previsione di una vendita sono più tutelato potendo provare dove lo ho aquistato ,poi è chiaro che ognuno di noi e certo di saper cosa compera ma anche qui se io vendo e mi chiamo tizio è non mi conosce nessuno faro sempre fatica, ma se mi chiamo AAAAA(lettere a caso )la faccenda cambia o nò?
purtroppo hai ragione, infatti, sempre per esempio: io signor Bianchi vado in banca a ritirare dei liquidi e tac mi appioppano delle banconote false, azz. in banca !!! si, e perchè no, proprio in banca, là dove non te lo aspetti e ti senti più tutelato, quindi non te ne accorgi e ne tantomeno hai controllato, però alla prima compera che vai a realizzare, il cassiere di turno, ti passa la banconota farlocca sotto il "detector" e tak, se ne accorge.
La questione, secondo il mio pensiero, è che per quanto siano ben falsificate, ci sarà sempre (sono ottimista) un particolare a far da spartiacque tra il buono e il falso, quindi è la banconota (l'elmo) che va passato ai "raggi x", reputo un errore delegare a "venditori doc" la leggittimità del buono, tipo: l'ho preso da tizio, ergo, è buono.
Vedo la cosa un pò insidiosa, tutto qui.
Poi son diversi punti di vista, ognuno ha il suo.

Ciao
Roberto