Oltre ad allestire la mostra di uniformi e militaria, abbiamo rispolverato la nostra mitica "casetta", che i veterani della rievocazionericorderanno a Cisliano, Milano e a Chivasso: le divise da noi indossate rispecchiano le tenute in panno, tela e mimetiche (il 3/4 assegnato solo alla FM della Xa) e l'equipaggiamento del Btg Barbarigo della Xa MAS a fine guerra, quando il reparto operò, nell'aprile 1945, tra il Senio, Argenta e Comacchio per poi ripiegare verso il Po e Padova negli ultimi giorni di guerra. Vedi di seguito le memorie, da noi pubblicate anni fa, del Tenente Tajana, dei mortaisti del Btg:
Ci eravamo liberati dei mitra totalmente inservibili e li avevamo sostituiti con fucili, meglio se tedeschi, come il famoso Mauser, dal suono caratteristico come il Ta-Pum austriaco. Il nostro `91 aveva invece un suono molto secco. La mitragliatrice Maschinengewehr 42 aveva un urlo lacerante che faceva paura. Era chiamata la sega di Hitler, perché aveva una celerità* di tiro tale da segare un albero. Ogni arma aveva un suono diverso. Cominciammo a ritirarci, ma i nostri automezzi erano per lo più inutilizzabili a causa dei bombardamenti, quindi, per non portare tutto a spalle, fummo costretti a requisire dei carri che erano trainati da mucche perché cavalli e buoi in Polesine non esistevano più. Eravamo proprio l`armata Brancaleone, ma più ci ritiravamo più ci armavamo, raccoglievamo armi da tutte le parti e ormai possedevamo un buon numero di Maschinengewehr e Panzerfaust. Ci ritiravamo in perfetto ordine, malgrado l`inesistenza dei mezzi di trasporto.



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