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Re: Operazione Barbarossa
Ma anche gli stessi comandanti tedeschi, nel 1941, si erano già* accorti di qualcosa. Alla vigilia dell'invasione, il Generaloberst von Kleist, comandante in capo del Panzergruppe 1, indicò all'SS-Brigadeführer Felix Steiner, comandante della divisione SS 'Wiking', un punto sulla mappa, dove la ricognizione aerea tedesca aveva individuato una forte concentrazione corazzata nemica: "...guardate quante forze corazzate sono concentrate ad Berditchev e più a sud, non pensate che si stessero preparando ad un'offensiva? Due avanguardie motorizzate a nord e a sud delle paludi del Pripjet sono ben visibili qui!". Il comandante della Wiking scosse la testa: infatti i sovietici avevano disposto le loro forze come se si stessero preparando ad attaccare. Le loro forze corazzate erano dislocate più dietro, ma sarebbero potute arrivare rapidamente in avanti dopo un giorno di marcia. Esse erano ammassate in due grossi gruppi come il Generaloberst von Kleist aveva fatto notare. Storici militari come von Tippelskirch(1) e Fabry(2) riportarono che le forze sovietiche al momento dell'invasione fossero nettamente superiori a quelle tedesche: il primo giorno dell'operazione Barbarossa, 140 divisioni tedesche si trovarono di fronte 184 formazioni sovietiche scaglionate in profondità*. Anche il Generalfeldmarschall von Manstein(3), riferisce dell'esistenza di una minaccia per il Reich, dimostrabile con la dislocazione delle forze sovietiche a ridosso del confine, così come scrisse anche il Generalfeldmarschall Keitel(4).
(1) von Tippelskirch, "Geschichte des Zweiten Weltkriegs", Bonn 1951.
(2) Fabry, "Der Hitler-Stalin-Pakt", Darmstadt 1962.
(3) Erich von Manstein, "Verlorene Siege", Godesberg, 1955.
(4) Walter Görlitz, "Keitel-Verbrecher oder Offizier", Göttingen, 1961.
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