Regia di Duilio Coletti per la Esedra Compagnia Cinematografica Italiana.Il film
e' stratto dal libro di Umberto Bruzzese 'Arditi del Cielo'.
E' un buon film realizzato in Italia, quando ancora non si sapeva se i paracadutisti
italiani potevano far parte nuovamente dell'Esercito Italiano a causa del veto postbellico
degli Alleati. La sceneggiatura e in parte la trama dei personaggi del film è la sola parte
che fa' acqua, infatti c'è qualche errore di concetto come quello di considerare i paracadutisti della Folgore come soldati coscritti di leva. In realta' erano tutti volontari, dal primo all'ultimo.C'è inoltre qualche errore uniformologico come ad esempio gli anfibi con allacciatura laterale e il basco kaki che non vide mai il sole di El Alamein, perché consegnato dopo. In compenso equipaggiamenti ed armi, nonché gli elmetti sono veri e dell'epoca: memorabili ad inizio film le scene di addestrramento dalla torre di Tarquinia, i voli d'ambientamento ed i lanci, realizzati con veri paracadute IF41 SP (pero' modificati nel 1949 non piu' con fascio funicolare dorsale). Un giovanissimo Terence Hill (che all'epoca aveva un altro nome d'arte) fa' la sua buona parte all'inizio del film, ma poi inspiegabilmente scompare...Notevole l'ambientazione africana, realizzata a Cesano nel Lazio, con vere
esercitazioni che videro impegnati per l'occasione sia dei veri paracadutisti della Folgore
che combatterono ad El Alamein, sia un paio di compagnie dei Corsi d'Ardimento che
nell'occasione dimostrarono a rischio della pelle, cosa si poteva fare contro i carri armati,
alcuni dei quali dei veri Sherman.Un buon film, ripeto, ma se laregia o la produzioine avesse consultato preventivamente qualche reduce... sarebbe stato insuperabile. Comunque da vedere e rivedere. Esiste in DVD..Paolo.M
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