Citazione Originariamente Scritto da tonle
forse in quanto parecchio più pesante e ingombrante dell'Adrian, preferivano liberarsene subito? Se non altro il kappe riparava da sole e freddo .... ma è solo una mia ipotesi .... non penso che lo stahlhelm venisse requisito per altro utilizzo. Parere personale chiaramente ....... ciao, Tonle
P.S. Amedeo Tosti nel suo racconto "Piccoli cimeli di una grande tragedia" scrive di "torme di uomini sudici e malvestiti, dall'aspetto denutrito e stanco, con un senso di supina e quasi animalesca rassegnazione dipinto sul volto. Più che l'onta della sconfitta, pesava su quell'enorme gregge umano l'ansia di tornare in patria, l'incertezza del domani; se taluno atteggiava la bocca ad un sorriso, che sembrava piuttosto un ghigno, era probabilmente per la soddisfazione di veder finita finalmente la guerra e di poter saziare la fame: poiché in Italia - lo sapevano e lo dicevano tutti - c'era ancora tanto e bono manciare. I primi contatti d'ordinario, dei prigionieri con i nostri soldati e con i civili, si risolvevano in una richiesta di alimenti; in cambio offrivano di tutto, denaro, orologi, oggetti di equipaggiamento, e soprattutto quelle targhette commemorative dei fatti più salienti della guerra, ch'erano una caratteristica dell'esercito austriaco, ed i distintivi metallici di unità e reparti. Di queste targhette e distintivi ne possedevano tutti in numero più o meno grande; c'erano dei soldati, che ne avevano addirittura costellati i sudici berretti".

Forse qualche elmetto veniva anche scambiato in cambio di tabacco o un pezzo di pane .... vai a sapere.
Tutto può essere, ma...
Francamente ho qualche riserva su entrambe le cose...
Innanzitutto credo che Amedeo Tosti scrivesse anche sull'onda di una propaganda, che interpretava e descriveva la realtà delle parti in modo tutt'altro che obiettivo e sincero: è vero che, nell ultime fasi della guerra il pane degli austriaci era impastato anche con la segatura, ma anche in Italia la fame si tagliava col coltello, altro che "tanto e bono manciare"... di pellagra ed altre malattie da denutrizione, di TBC e di malaria si moriva tranquillamente in ampie zone del Bel Paese...
Ovviamente la propaganda amava illustrare il nemico affamato e in braghe di tela e l'Italia in comode pantofole, al sicuro e al calduccio, con rancio "ottimo e abbondante, signor Generale..."... ma se tra le due guerre si è dovuta bonificare la pianura pontina e colonizzare la Libia non è stato tanto per distribuire la ricchezza, quanto, piuttosto, per ammortizzare la fame...
Che poi ci fosse qualcuno disposto a scambiare anche un solo tozzo di pane per un inutile copricapo di ferraglia, peraltro disponibile in quantità ad ogni piè sospinto... ci credo poco...